TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership): una minaccia per l’Europa?
Nei giorni scorsi sono stati resi pubblici alcuni documenti sul TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership - Partenariato transatlantico su commercio e investimenti) che, dentro 248 pagine complessive (equivalenti a più di due terzi del totale dei testi del TTIP), rivelano contenuti finora tenuti sotto stretto riserbo e delineano la posizione degli USA sul trattato.
I documenti sono stati inviati a Greenpeace Olanda da parte di un segnalatore tuttora anonimo, sollevando grandi preoccupazioni e polemiche: la fuga di informazioni, già battezzata "TTIP leaks" permette infatti di delineare i contenuti del pericoloso accordo transatlantico sul libero che, togliendo la gran parte dei vincoli al libero commercio intercontinentale, renderebbe di fatto impossibile garantire le attuali tutele alimentari ed ambientali presenti in Europa.
Il TTIP si configurerebe quindi così come un vero e proprio "cavallo di Troia" alla penetrazione di ogni tipo di prodotto USA in Europa rendendo anche potenzialmente vano, come già anticipavamo in questo nostro articolo, qualunque accordo per la tutela climatica.
In realtà le preoccupazioni vanno però al di là della "sola" questione climatica, dal momento che il TTIP avrebbe potenziali conseguenze su:
* le azioni di tutela ambientale degli Stati europei, dal momento che nel testo del TTIP ora reso pubblico è stata stralciata la "regola delle Eccezioni", cioè la storica regola (peraltro presente anche nel GATT - General Agreement on Tariffs and Trade) che permette agli stati di regolare il commercio “per proteggere la vita o la salute umana, animale o delle piante” o per “la conservazione delle risorse naturali esauribili”;
* le azioni restrittive basate sul "Principio di preacauzionalità", cioè il principio che permette ai legislatori nei vari Stati europei di stabilire misure restrittive preventive verso tutte le sostanze e prodotti ritenuti pericolosi per l'ambiente e la salute, non presente negli attuali testi del TTIP resi pubblici;
* la tutela contro gli OGM, ampiamente utilizzati dall'industria USA e che potrebbero entrare anche negli Stati europei che ad oggi li hanno vietati: questo, insieme a altri vincoli di minor tutela, potrebbe portare a portando contemporaneamente a significativi danni al settore agroalimentare nazionale.
Concludiamo con le parole di Monica Di Sisto, Vicepresidente di Fairwatch Italia: "Se c’era ancora qualche dubbio che il TTIP potesse portare qualche beneficio al settore agroalimentare italiano che pure oggi, in assenza del trattato, è molto apprezzato e presente nel mercato Usa, è venuto il tempo della verità. Un nuovo rapporto europeo pubblicato in contemporanea in 17 Paesi europei e negli Usa dall’Ong internazionale Friends of the Earth Europe, con il supporto di Fairwatch per l’Italia, mette in fila tutti gli studi econometrici ufficiali d’impatto più recenti del TTIP sul settore agroalimentare europeo, e le somme che tira sono tutt’altro che rassicuranti".
Per approfondimenti è possibile scaricare i documenti a seguito allegati e visitare il sito www.ttip-leaks.org.
Per prendere una posizione netta contro il TTIP invitiamo invece a partecipare alla manifestazione nazionale contro il TTIP organizzata per oggi alle 15.00 a Roma dalla Coalizione italiana #StopTtip orientata a chiedere il blocco di questo Trattato.
Lo Staff di Rete Clima®