Tecnologie sostenibili per processi tessili green: uno studio Acimit-Blumine
COMUNICATO STAMPA - La moda sostenibile nasce (anche) grazie alle tecnologie che devono sempre più garantire risparmi energetici, idrici, ridurre le emissioni ma anche essere versatili e sicure. Questo è quanto emerge da uno studio realizzato da Blumine/sustainability-lab per conto di Acimit, l’associazione italiana dei produttori di macchine tessili.
Aurora Magni di Blumine, responsabile della ricerca: "Lo studio ha coinvolto 31 imprese tessili italiane selezionate in base al loro impegno in programmi di sostenibilità. Gli intervistati pensano che la tecnologia abbia un ruolo importante nell’abbassare il costo imposto dai processi produttivi all’ambiente e credono sia necessario mantenere alto il livello di confronto e collaborazione tra progettisti, produttori e utilizzatori di tecnologie. Quando rinnovano impianti ed attrezzature lo fanno per incrementarne l’eco efficienza dei processi e non solo per sostituire tecnologie obsolete o per realizzare nuovi prodotti. Guardano all’economia 4.0 ma sono soprattutto aziende attente a parametri di sicurezza dei processi e dei prodotti. Pongono al primo posto tra i criteri di sostenibilità l’assenza di sostanze chimiche tossiche sia per assicurare prodotti sostenibili che per ridurre il carico delle emissioni".
Consideriamo qualche dato dello studio.
La maggioranza delle aziende intervistate ha dichiarato di aver svolto negli ultimi 2 anni iniziative per incrementare il livello di sostenibilità dei propri prodotti (94%), per rafforzare la credibilità documentale delle proprie azioni con certificazioni, LCA, EPD (70%), per ridurre consumi ed emissioni. L’adozione di energie da fonte rinnovabile ha coinvolto 17 imprese e 16 hanno detto di essersi impegnate nella depurazione delle acque. La sostenibilità è anche impegno sociale per 13 aziende e 11 sono quelle coinvolte in progetti di ricerca per ridurre l’impatto ambientale dei processi. 13 aziende del panel hanno sottoscritto Detox, la campagna di Greenpeace per l’eliminazione delle sostanze chimiche tossiche.
L’impegno per realizzare prodotti green è perseguito dando massima priorità alla riduzione del rischio chimico e, a seguire, al rispetto dei protocolli ambientali.16 aziende privilegiano materie prime biologiche e altre danno importanza alle materie prime da riciclo (10 aziende) o provenienti da filiere etiche (10 aziende). L’economia circolare si fa così strada nel tessile. Infatti non mancano imprese impegnate nel rendere riciclabili i manufatti (9) e ad incrementare il grado di biodegradabilità (5).
Per quanto riguarda la produzione green sono 26 le imprese chi si dichiarano impegnate in programmi per migliorare le performance ambientali di impianti produttivi e logistica e altre 3 hanno in fase di avvio progetti mirati. Le iniziative in corso riguardano la riduzione dei consumi energetici (23 aziende), l’incremento della sicurezza in reparto (19 aziende), la riduzione delle sostanze chimiche di processo (19), degli scarti (18) e delle emissioni (16). Importanti per il 50% degli intervistati anche interventi volti a ottimizzare flussi produttivi e logistica.
Ma che caratteristiche devono avere le macchine tessili per supportare concretamente i programmi green delle imprese?
La macchina tessile ideale consuma poca energia, è versatile, consente di effettuare lavorazioni (anche di nobilitazione) con ridotto uso di chimica e poca acqua, è attenta alle emissioni e consenti di lavorare riducendo tempi di settaggio e scarti. E’ una macchina sicura e dotata di automatismi. Bene quindi tecnologie pensate per razionalizzare la logistica e garantire il controllo in remoto.
Lo studio conferma la direzione presa da Acimit nel 2012 con il progetto Sustainable Technologies che ha coinvolto oltre 40 aziende e consentito di marcare con la Targa verde oltre 1.000 macchine studiate con criteri di sostenibilità. Grazie a questo sforzo di eco progettazione nel 2014 sono state risparmiate 221.181 tonnellate di CO2eq, pari alla riduzione delle emissioni di CO2eq generate da 38.534 automobili oppure da 23.306 cittadini mondiali in un anno.
Il rapporto integrale è scaricabile al sito:
http://www.sustainability-lab.net/it/forum/group-forum/2016-lindustria-tessile-e-le-tecnologie-sostenibili/rapporto-acimit-blumine-su-sostenibilita-e-tecnologie.aspx#ID2299
Per approfondimenti: contact@blumine.it
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