Papa Francesco: urge risposta collettiva e responsabile verso il cambiamento climatico
"Lo stile di vita basato sulla cultura dello scarto (....) non è sostenibile".
Non si tratta del messaggio di una realtà ambientalista quanto invece di una esortazione di Papa Francesco, parte del più ampio messaggio inviato ai partecipanti alla COP22, la Conferenza sui cambiamenti climatici dell'UNFCCC in corso a Marrackech: no alla cultura dello scarto, responsabilità per la casa comune.
Il messaggio si contestualizza dentro l'attenzione di Papa Francesco per la tematica ambientale e climatica, e che cade oggi durante il processo negoziale in corso a Marrakech e segue la recente entrata in vigore dell'accordo climatico ("Paris Climate Agreement") partorito nella scorsa COP 21 di Parigi 2015.
Secondo Papa Francesco il degrado ambientale ed il conseguente cambiamento climatico si costituiscono come un fattore che "incide su tutta l'umanità, in particolare sui più poveri e sulle generazioni future, che rappresentano la componente più vulnerabile dal preoccupante impatto dei cambiamenti climatici e ci richiama alla grave responsabilità etica e morale di agire senza indugio, in maniera quanto più libera possibile da pressioni politiche ed economiche, superando gli interessi e i comportamenti particolaristici".
Il messaggio è effettivamente urgente: i tempi di reazione al problema climatico devono essere necessariamente rapidi e le azioni adeguate alle necessità.
In una recente comunicazione la NASA sottolinea il fatto che il 2016 si appresta a battere i record di temperatura: in particolare il comunicato NASA precisa che "ciascuno dei primi sei mesi del 2016 ha stabilito un record come il più caldo rispettivo mese a livello mondiale nel record di temperatura moderna, che risale al 1880":
Servirà ora capire le reali intenzioni del prossimo Presidente USA Donald Trump, negazionista climatico.
Lo Staff di Rete Clima®