UNFCCC: necessario contenere il riscaldamento globale a + 1,5 °C
Parlando di riscaldamento climatico l’obiettivo ormai generalmente condiviso è quello di mantenere la crescita della temperatura globale entro i + 2 °C, il “tipping point” oltre il quale il riscaldamento climatico diventerebbe un fenomeno potenzialmente irreversibile portandoci verso stravolgimenti ambientali dagli effetti disastrosi.
Ma Christiana Figueres, Segretario esecutivo dell’UNFCCC (Convenzione quadro dell’ONU sui cambiamenti climatici), parlando alla Conferenza annuale della International Emissions Trading Association (Carbon Expo) si è espressa chiaramente dicendo che: “Due gradi non sono sufficienti, si dovrebbe pensare a una soglia di 1.5 °C altrimenti ci troveremmo in grossi guai”.
Guai che, non nasconde Figueres, inciderebbero soprattutto sulla sopravvivenza di numerosi piccoli Stati.
Secondo la Figueres, quindi, il tipping point non è da collocarsi ai + 2 °C rispetto alla media pre-industriale, quanto ai + 1,5°C: una informazione preoccupante specie considerando che, allo stato attuale, manca ancora un accordo globale sul proseguimento del Protocollo di Kyoto, la cui prima fase termina nel 2012.
E che, parlando di Protocollo di Kyoto, i cui obiettivi di mitigazione stabiliti sono stati complessivamente soddisfatti solo al 60% (ed in gran parte non necessariamente per fattori strutturali quanto per la crisi economica, che comunque ora rischia di essere ulteriormente vanificato dalla ripresa economica).
Lo Staff di Rete Clima®