Foresta di Città della Pieve-Piegaro (PG): tutela e affermazione specie rare
Rete Clima, in collaborazione con PEFC Italia, promuove un progetto di Gestione Forestale Sostenibile (GFS) nelle aree della Foresta di Città della Pieve-Piegaro (PG).
Si tratta di una foresta che complessivamente si estende per circa 160 ettari, certificata secondo standard PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification schemes) e gestita dalla società Selvamar: la foresta, che registra una prevalenza di cerro, carpino e douglasia, viene gestita sia come bosco ceduo sia come fustaia.
A partire da una puntuale attività di monitoraggio, scopo di questo progetto denominato "Piante Elite" (che vede anche il coinvolgimento dal centro di ricerca di Arezzo CREA-FL) è quello di tutelare e di valorizzare le specie arboree di pregio, ormai presenti solo sporadicamente all’interno della Foresta di Città della Pieve-Piegaro:
tale progetto è stato ampliato nella primavera 2022 grazie al sostegno di TIM.
Il progetto prevede l’identificazione e la mappatura GPS delle "piante elìte", la successiva applicazione di tecniche di gestione forestale volte a favorirne l’accrescimento, come tagli intercalari (ossia abbattimenti di alberi specifici considerati sfavoriti, volti a migliorare lo sviluppo di alberi ritenuti biologicamente migliori), con particolare riferimento allo sviluppo della chioma e - di conseguenza - la sua capacità fotosintetica e la sua vitalità.
Il fine di questo progetto - in prospettiva futura - è la moltiplicazione delle "piante elìte" e la loro affermazione sul territorio, con lo scopo ultimo di ricostituire la struttura e la composizione forestale originaria, ripristinando l'originaria biodiversità forestale.
Di seguito le fasi di lavoro ed i benefici generati:
Il progetto è in linea con i seguenti Sustainable Development Goals (SDGs):
Con un diverso e precedente progetto, all'interno della foresta è stato anche attivato il progetto TRACE (TRee monitoring to support climate Adaptation and mitigation through PEFC CErtification) allo scopo di migliorare gli attuali sistemi di monitoraggio delle foreste e delle piantagioni attraverso l’applicazione del sistema Tree Talker: si tratta di un sistema di trasmissione dati basato sull’IoT (Internet of Things), in grado di fornire in tempo reale il monitoraggio delle funzioni dell'albero.
A livello di misure, il sistema Tree Talker ritorna - ad esempio - i flussi d’acqua, la crescita del diametro vegetale, la quantità e la qualità del fogliame, la stabilità, la respirazione, la salute e la mortalità degli alberi in risposta a fattori umani e climatici.
Gli “alberi parlanti” sono 36, appartenenti a diversi tipi di ecosistemi, in tre parti distinte della proprietà: una nella parte forestale a conifere e una in quelle a latifoglie, mentre il terzo gruppo di alberi con i sensori si trova nell’impianto di arboricoltura da legno.