100% di energia rinnovabile
Il 20 aprile a Varsavia ha aperto l’Ewec 2010 (European Wind Energy Conference and Exhibition) dove è stato presentato il rapporto dell’Erec (European Renewable Energy Council) dal titolo “RE-thinking 2050: 100 % RES Contribution to Final Energy Consumption”.
Secondo questo report, attualmente il 55 per cento dell’energia europea è fornita da fonti (fossili) di importazione, valore che arriverà al 70 per cento nei prossimi 20/30 anni se non si invertirà la rotta.
Nelle proiezioni del rapporto circa la crescita della capacità installata e della produzione di energia da fonti rinnovabili, la rivoluzioni verde è possibile, anche se avrà un suo costo: l’Erec lo calcola in 963 miliardi di euro al 2020, 1.620 miliardi entro il 2030, 2.800 miliardi di investimenti nel 2050. Costi non banali, ma ampiamente compensati dai risparmi ottenuti in termini di materie prime e dalla CO2 evitata (pari solo per quest'ultima a 3.800 miliardi di euro, considerando un prezzo della CO2 al 2050 di 100 euro a tonnellata).
Arthouros Zervos (Presidente dell'EWEA - European Wind Energy Association): “E’ importante agire subito perché le decisioni che prendiamo oggi peseranno sulle nostre forniture energetiche nei prossimi 40 anni” (…) “Non possiamo permettere ai politici di fare grandi dichiarazioni e lasciare le decisioni gravi alle prossime generazioni”. Si dovrebbe invece parlare di un’economia delle energie rinnovabili in quanto ormai sono in grado di “fornire il 100 per cento delle forniture europee senza ulteriori contributi”.
Christian Kjaer (Direttore esecutivo di EWEA), considerata la crescita annuale dell’eolico (pari 23 per cento in media negli ultimi dieci anni) afferma che: “Realisticamente il vento può fornire il 50 per cento dell’elettricità europea entro il 2050” a patto che siano potenziate le infrastrutture (le reti di trasmissione).
Questa partenza deve partire da ognuno di noi, attraverso le nostre scelte di consumo (razionale) e di produzione (verde) di energia.
PV