Comuni Rinnovabili 2011: fonti rinnovabili in crescita nei Comuni italiani
La nuova edizione del Rapporto Comuni Rinnovabili 2011 di Legambiente offre il quadro di un’Italia in cui le fonti rinnovabili aumentano, favorendo la micro-generazione energetica distribuita sul territorio (maggiormente eco-sostenibile, anche nel rispetto del territorio).
Il rapporto, redatto in collaborazione con il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) e Sorgenia, precisa che i Comuni italiani che ospitano almeno un impianto a fonti rinnovabili sono 7.661 (erano 6.993 nel Rapporto 2010): una grande maggioranza dei Comuni hanno almeno un impianto solare termico o fotovoltaico (7.273), 1.033 utilizzano biomasse e biogas, 946 hanno impianti di mini-idroelettrico, 374 ospitano uno o più impianti eolici, 290 hanno sonde geotermiche.
Vittorio Cogliati Dezza, Presidente di Legambiente: “Queste esperienze dimostrano come le fonti rinnovabili sono oggi tecnologie affidabili, su cui è possibile costruire un modello energetico più moderno, efficiente e pulito.
Occorre sostenere questo scenario, dando certezze a imprese, cittadini, enti locali, per sviluppare innovazione e qualità nel territorio, e consentire in poco tempo di raddoppiare gli attuali 120 mila occupati nel settore.
Chiediamo al governo un impegno preciso in questa direzione, a cominciare da una modifica al Decreto Romani che ha di fatto frenato e tolto ogni certezza agli investimenti, introducendo un tetto alla crescita delle rinnovabili e una revisione degli incentivi che complica gli interventi.
Oggi, anche alla luce di quanto avvenuto a Fukushima, puntare sulle fonti pulite è l’unica prospettiva energetica percorribile per l’Italia, che ha tutto l’interesse a raggiungere i target previsti dall’UE al 2020 rendendo più moderno e pulito, sicuro e meno dipendente dall’estero il suo sistema energetico. I numeri presentati oggi dimostrano che l’alternativa al nucleare esiste e che la rivoluzione energetica è già iniziata”.
Vengono menzionati nel rapporto i 964 comuni in grado di produrre più energia elettrica rispetto ai propri consumi utilizzando le fonti rinnovabili: tra tutti questi Comuni il premio di sostenibilità energetica 2011 è stato vinto da Morgex (AO) e Brunico (BZ), due comuni dell’arco alpino che arrivano a coprire il 100% dei propri bisogni energetici (elettrici e termici) mediante fonti rinnovabili.
La Provincia di Potenza ha vinto invece il premio per miglior buona pratica del 2011, legato alla crescita nell’istallazione e nella progettazione di nuovi impianti rinnovabili: qui è avvenuta istallazione di 21.816 kW di fotovoltaico (oltre a 150 MW di eolico, a 6 di idroelettrico e a 691 kW di biogas).
Edoardo Zanchini, responsabile energia di Legambiente: “I Comuni rinnovabili italiani sono un esempio di successo e una chiave fondamentale per capire come dovrà funzionare un modello energetico costruito intorno alle fonti pulite e agli impianti più efficienti.
Il dibattito politico italiano dovrebbe guardare a queste esperienze e a un Paese come la Germania, dove sono stati ottenuti in poco tempo risultati di crescita impressionante e si è costruito un nuovo sistema industriale con 350mila occupati, e dove il Governo ha recentemente definito l’obiettivo al 2050 di un contributo pari all’80% di fonti rinnovabili rispetto ai consumi elettrici.
Altro che fonti inutili e marginali. Puntare su rinnovabili ed efficienza energetica è una sfida nell’interesse dell’Italia e dei suoi cittadini e può diventare una grande opportunità di competitività per un sistema industriale come il nostro che ha il suo cuore nelle piccole e medie imprese.
La sfida ora è costruire una seconda fase dello sviluppo delle rinnovabili nel territorio, per raggiungere gli obiettivi europei di sviluppo al 2020 e poi continuare a progredire nell’innovazione energetica e in una progressiva uscita dalle fonti fossili”.
Rinnovabili come strada di sviluppo pulito e come occasione di risparmio economico. I cittadini l’hanno capito, il Governo no.
Lo Staff di Rete Clima®