Oltre il PIL: ecco il BES (Benessere Equo e Sostenibile) quale indicatore di benessere e di rispetto ambientale
I tentativi di superare il PIL (Prodotto Interno Lordo) quale indicatore di benessere sono ormai diversi, e da tempo si sperimentano diversi indici sia a livello internazionale che a livello nazionale: si tratta di indici pensati per tenere conto non solo di aspetti economici, al fine di poter efficacemente quantificare la qualità della vita dei cittadini sulla base di una pluralità di aspetti.
E dopo il Gnh (Gross national happiness – Felicità nazionale lorda) di cui abbiamo già trattato, ecco l'italianissimo bes (“Benessere equo e sostenibile”), un indice in fase di messa a punto da parte dell'Istat sulla base di un approccio multidimensionale e condiviso.
Dal sito web del bes: "....nato da un’iniziativa del Cnel e dell’Istat, (il BES, n.d.r.) si inquadra nel dibattito internazionale sul cosiddetto “superamento del Pil”, stimolato dalla convinzione che i parametri sui quali valutare il progresso di una società non debbano essere solo di carattere economico, ma anche sociale e ambientale, corredati da misure di diseguaglianza e sostenibilità".
L'indice bes è costituito su 12 dimensioni del benessere, quali:
- Ambiente
- Salute
- Benessere economico
- Istruzione e formazione
- Lavoro e conciliazione tempi di vita
- Relazioni sociali
- Sicurezza
- Benessere soggettivo
- Paesaggio e patrimonio culturale
- Ricerca e innovazione
- Qualità dei servizi
- Politica e istituzioni
E' interessante rilevare il fatto che nel suo percorso di definizione l'Istat ha realizzato una vera e propria "....rilevazione statistica sull’importanza delle dimensioni del benessere (...) a febbraio 2011, su un campione di 45 mila persone dai 14 anni in poi, rappresentativo della popolazione residente in Italia.
Le risposte date dai cittadini attestano un’elevata importanza per tutte le dimensioni proposte sul benessere, mostrando un livello di omogeneità per sesso, età e territorio, insolitamente alto. La dimensione più importante, è per tutti la salute. Seguono i temi della sostenibilità e dell’equità intergenerazionale, mentre la partecipazione alla vita politica compare in fondo alla graduatoria".
A questo link sono accessibili tutti i documenti che meglio illustrano l'indice ed il lavoro che è stato realizzato intorno ad esso.
Prima di chiudere riportiamo il video del celeberrimo e profetico discorso pronunciato da Ted Kennedy il 18 marzo 1968 presso l'Università del Kansas, e che si costituisce come importante costatazione circa il fatto che l'economia non è la totalità della società e in essa non si può esaurire il bisogno di felicità dell'uomo:
Anche la sostenibilità contiene al suo interno diverse voci (sviluppo economico, sviluppo sociale, sviluppo ambientale), di cui l'economia è solo uno dei 3 fattori costituenti: non dimentichiamolo.
Lo Staff di Rete Clima®