La rivoluzione rinnovabile (secondo Greenpeace)
Nel 2010 le fonti energetiche rinnovabili sono cresciute a livelli incredibili: secondo i dati del report The Silent Energy [R]evolution di Greenpeace International, il 26% della nuova potenza elettrica installata nello scorso decennio è a carico delle rinnovabili, mentre -nello stesso periodo- il nucleare ha realizzato solo il 2% della potenza installata: se il nucleare ha avuto bisogno di 10 anni per installare circa 35.000 MW (2000-2010) l'eolico ha installato una potenza analoga nel solo 2010.
Tra le tecnologie rinnovabili, infatti, dagli anni '90 l'installazione di eolico e solare è cresciuta più rapidamente di ogni altra tecnologia, costituendosi come una vera e propria rivoluzione energetica silenziosa.
Sven Teske, esperto di Greenpeace International per le questioni energetiche: “Quanto successo in quest'ultimo decennio dimostra che oggi i governi possono fare una scelta semplice e chiara: rinunciare a fonti pericolose come il nucleare e il carbone e puntare sulle rinnovabili non solo per salvare il clima ma anche per garantire sviluppo e occupazione”.
Anche in Cina, dove sono stati connessi alla rete quasi l'80% dei nuovi impianti sul totale mondiale, dal 2003 ha raddoppiato ogni anno dal 2003 la potenza eolica installata: dal 2009 in Cina gli investimenti sulle rinnovabili hanno superato quelli del carbone.
Andrea Boraschi (Responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia): “Ormai anche la Cina investe più sulle rinnovabili che sul carbone. Dopo la schiacciante vittoria referendaria e la decisione della Germania di uscire dal nucleare e puntare su rinnovabili ed efficienza, anche l'Italia deve investire nell'energia pulita. Sono gravi, in tal senso, le dichiarazioni di Enel che punta su un futuro energetico a carbone”.
Speriamo che si prosegua di corsa lungo questa strada rinnovabile.
Lo Staff di Rete Clima®