Cambiamento climatico ed incendi: tre recenti studi ribadiscono che le foreste sono a rischio
Tre diversi e recenti studi richiamano l'attenzione sui rischi di incendio per le foreste, accresciuti in conseguenza al riscaldamento climatico.
Nell’ambito del progetto "Pattern resilience", finanziato nell'ambito del Programma europeo NEST ("New and Emerging Science and Technology"), un gruppo di ricercatori tedeschi e statunitensi ha condotto una ricerca sulle foreste canadesi finalizzato alla miglior comprensione degli impatti degli incendi sugli ecosistemi forestali boreali.
Tuttavia lo studio ha però anche permesso di approfondire la relazione tra riscaldamento climatico ed incendi, evidenziando situazioni di elevato rischio incendi proprio nelle foreste boreali canadesi: il dato è molto significativo (in negativo) perché le foreste boreali sono ecosistemi storicamente caratterizzati da un numero limitato di incendi, fenomeni che però sono in rapida crescita numerica e di estensione negli ultimi trent’anni (con particolare riferimento al Canada).
I risultati del loro studio, contenuti nell’articolo “Understanding Shifts in Wildfire Regimes as Emergent Threshold Phenomena” pubblicato sulla rivista The American Naturalist, mostrano come la propagazione del fuoco sia come “un processo stocastico di nascita e morte. La propagazione del fuoco è simile alla diffusione di un'epidemia”.
Utilizzando un modello di dinamiche degli incendi (con riferimento anche alla serie temporale di grandi incendi delle pianure boreali canadesi), i ricercatori hanno “replicato schemi regionali multipli nei regimi degli incendi": in questo modo i ricercatori hanno classificato le diverse regioni del Canada rispetto alla loro prossimità ad una soglia critica di rischio. Dallo studio emerge così che, a causa del cambiamento climatico, ampie zone del Canada si stanno avvicinando al valore di soglia del modello (che in futuro potrà essere superato).
Gli autori: “Secondo la nostra opinione, questo è un segno che ci sono valori soglia anche per le foreste, al di sopra dei quali il regime degli incendi cambia radicalmente. È probabile che le pianure boreali negli ultimi decenni, in particolare intorno al 1980, si siano trasformate in un sistema caratterizzato da incendi”.
L’evoluzione delle dinamiche incendiarie nelle foreste canadesi è confermata anche da un secondo studio dell'Università del Michigan, recentemente pubblicata sulla rivista The American Naturalist, secondo la quale tra il 1959 e il 1999 la superficie complessiva distrutta dagli incendi è via via in crescita. Questo studio ha anche verificato che l’area più a nord del Paese è quella maggiormente colpita e la foresta boreale, dal 1980, ha visto triplicare il numero e la dimensione media degli incendi.
Tuttavia il rischio incendi è concreto non solo in Canada, dove nel solo 2009 il fuoco ha mandato in fumo circa 1.000 ettari di foresta e macchia, ma in tutte le foreste boreali: ritornano facilmente alla memoria di tutti i grandi incendi che hanno devastano grandi porzioni boschive russe nelle estati del 2010 e del 2011.
La correlazione tra cambiamento climatico ed eventi incendiari è stata comunque evidenziata anche nel recente studio dell’Università della California, pubblicato la scorsa estate 2011 su Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America (Pnas). In quella sede il gruppo di ricercatori diceva: “Il cambiamento climatico potrebbe tradursi in un drammatico aumento del rischio di incendi nel Yellowstone National Park, dove le foreste potrebbero scomparire nel XXI secolo”.
Piccoli cambiamenti di temperatura sono sufficienti per alterare significativamente gli equilibri ambientali ed ecosistemici, con conseguenze spesso enormi.
Lo Staff di Rete Clima