Colza Ogm: contaminazione genetica negli USA
La rivista scientifica Nature pubblica un articolo che racconta come la colza Ogm resistente ai diserbanti sia “evasa” dai campi americani, diffondendosi spontaneamente anche ai bordi delle strade.
Sempre secondo l’articolo, due diverse varietà Ogm si sono incrociate fra loro (l’ibridazione è un fenomeno comune nel mondo vegetale) generando una specie super resistente agli erbicidi.
Bisognerebbe gridarlo in faccia a chi spergiura che le piante geneticamente modificate non sono in grado di riprodursi ed attecchire.
Parlando in termini pratici, a questa colza modificata il diserbo chimico non fa nulla: varietà create e commercializzate per moltiplicare la resa e il guadagno diventano l’esatto opposto, cioè formidabili infestanti.
Si conti anche che circa il 90% della colza coltivata negli Stati Uniti è Ogm.
Nei mesi scorsi, ricercatori dell’Università dell’Arkansas hanno viaggiato per 5.400 chilometri sulle strade del Nord Dakota: ogni 8 chilometri hanno prelevato un campione da una delle piante di colza presenti a bordo strada e l’86% dei campioni è risultato Ogm!!!!
E nei campioni i ricercatori hanno trovato piante che possedevano entrambi i geni che conferiscono la resistenza agli erbicidi, originariamente introdotti artificialmente ciascuno in una diversa varietà di colza Ogm.
I ricercatori sottolineano che la colza è in grado di ibridarsi spontaneamente con 10 varietà spontanee o naturalizzate negli Stati Uniti, e che quindi è logico aspettarsi che trasmetterà loro la “resistenza artificiale” ai diserbanti.
Tutta la storia è su Nature ("La colza Ogm scappa dai campi") e negli atti del convegno dell’Ecological Society of America di inizio agosto.
Lo Staff di Rete Clima®