Fukushima e mortalità infantile in USA: c’è una relazione?
L’articolo, firmato da Janette Sherman (medico tossicologo specializzato in nucleare) e da Joseph Mangano (epidemiologo e Direttore del Radiation and Public Health Project) è stato pubblicato dal magazine politico Counterpunch.
Nell’articolo si riportano i dati del Centre of Disease Control di Atlanta, secondo cui nel periodo Marzo-Maggio 2011 è stato rilevato un aumento del 35% della mortalità infantile neonatale in otto città del nordovest degli Stati Uniti (tra cui Seattle, Portland e San Francisco).
Secondo i due medici, che citano le ricerche effettuate dopo Chernobyl a conferma di tale possibilità, questo fenomeno potrebbe essere legato alle emissioni di Fukushima arrivate sulla West Coast, e in particolare allo iodio ed al cesio che tendono ad accumularsi nei tessuti.
Il dato è preoccupante, ma è altrettanto preoccupante il silenzio intorno a questa faccenda: una azione delle lobby?
Forse bisognerebbe chiedere ai professori Battaglia e Veronesi, che sono molto tranquillizzanti sui rischi nucleari.
Ed ecco la seconda perla:
Cosa deve succedere per far prendere coscienza dello stato delle cose?
Lo Staff di Rete Clima®