State of the Climate 2009: “Il riscaldamento del clima è semplicemente innegabile”
A fine luglio 2010 la Noaa (National oceanic and atmospheric administration USA) ha pubblicato lo studio “State of the Climate 2009” , definito dagli autori come un lavoro di grande portata, che disegna un quadro oltremodo certo circa il cambiamento climatico in atto, offrendo “le migliori prove raccolte finora” sull’incremento globale delle temperature a lungo termine.
Al rapporto dell'Agenzia governativa statunitense hanno lavorato più di 300 scienziati di 160 gruppi di ricerca in 48 Paesi, con il particolare supporto del Met Office inglese.
Il report analizza 11 "key climate indicators" raccolti in un periodo temporale che parte dal 1850 fino ad oggi: l’analisi di questi indicatori porta all’evidenza scientifica che il nostro pianeta si sta riscaldando.
Infatti, nonostante le fluttuazioni climatiche annuali, la temperature globale è costantemente cresciuta negli ultimi 50 anni e l'ultimo decennio –in particolare- è stato il più caldo mai registrato sulla terra.
Il report precisa che il 1998 è l'anno più caldo mai registrato, ma i dati combinati sulle temperature di terra e mare del Goddard Institute for Space Studies (GISS) della Nasa e del National Climatic Data Centre (NCDC) del Noaa dimostrano che il primo semestre di quest'anno è stato il più caldo in assoluto (ed è quindi verosimile che quest'anno supererà il record di caldo del 1998).
Per Peter Stott (Capo del Climate monitoring and attribution dell'United Kingdom met office Hadley centre): sostiene che nello studio ci sono “prove incontrovertibili” del trend climatico in atto: "Quando si seguono questi trend decennali si vedono chiari e inequivocabili segni di un mondo che si riscalda" (...) "E' un risultato davvero notevole, tutti i dati concordano. E l'evidenza più chiara raccolta in un unico luogo generata da una serie di indici diversi".
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“Nonostante la variabilità causata da cambiamenti a breve termine, l'analisi condotta per la presente relazione illustra perché siamo così sicuri che il mondo si stia riscaldando. Quando guardiamo la temperatura dell'aria e altri indicatori climatici, di anno in anno vediamo alti e bassi nei dati a causa della variabilità naturale. Comprendere i cambiamenti climatici richiede di guardare i dati più lungo termine. Quando seguiamo le tendenze decennio per decennio, utilizzando più utilizzo di più data sets e analisi indipendenti di tutto il mondo, vediamo i segni evidenti e inequivocabili di un warming world”.
Analizzando gli indicatori, in particolari, la variabilità relativa di ciascuno di questi si rivela coerente con il riscaldamento climatico globale: sette indicatori sono in aumento (temperatura dell'aria sulla terra, temperatura della superficie del mare, temperatura dell'aria sopra gli oceani, livello del mare, calore dell'oceano, umidità e temperatura nella troposfera), mentre tre indicatori sono in calo (ghiaccio del Mare Artico, copertura di ghiacciai e neve primaverile nell'emisfero settentrionale).
Jane Lubchenco (Sottosegretario Usa al commercio per gli oceani e l'atmosfera e amministratrice della Noaa): “Per la prima volta, e in una singola e convincente comparazione, l'analisi mette insieme più dati dell'osservazione, dalla parte superiore dell'atmosfera fino alle profondità degli oceani. I dati provengono da numerose istituzioni di tutto il mondo. Questi ultimi utilizzano i dati raccolti da diverse fonti, compresi i satelliti, palloni meteorologici, stazioni meteo, navi, boe e indagini sul campo Queste linee di produzione indipendenti di prove portano tutte alla stessa conclusione: il nostro pianeta si sta riscaldando”.
Peter Thorne (Cooperative institute for climate and satellites di Asheville, North Carolina): ha spiegato ai giornalisti che il rapporto tiene conto di un flusso quasi quotidiano di dati sui cambiamenti climatici: “Non una singola analisi è in disaccordo sul fatto che il clima globale stia cambiando. La ‘bottom line conclusion’ è che il riscaldamento del mondo è semplicemente innegabile”.
State of the Climate evidenzia che: “La società umana si è sviluppata per migliaia di anni all'interno di uno status climatico e ora una nuova serie di condizioni climatiche stanno prendendo forma. Queste condizioni sono sempre più calde, ed alcune aree rischiano di vedere eventi più estremi come siccità, piogge torrenziali e tempeste violente”.
Anche la Nooa fa presente che: “Sempre di più, gli americani assistono agli impatti dei cambiamenti climatici nel loro cortile di casa, incluso l'innalzamento del livello dei mari, l'allungamento delle stagioni, i cambiamenti delle portate dei fiumi, gli aumenti dei nubifragi, lo scioglimento delle nevi e l'aumento della stagione delle acqua libere dai ghiacci. Le persone sono alla ricerca di informazioni pertinenti e tempestive su queste modifiche per informarsi su come prendere decisioni che riguardano praticamente tutti gli aspetti della loro vita”.
Per questo la Noaa mette a disposizione dei cittadini e delle imprese il Climate Portal (http://www.climate.gov), compreso un breve video che riassume alcuni dei punti salienti dello State of the Climate Report che è disponibile all'indirizzo http://www.ncdc.noaa.gov/bams-state-of-the-climate.
Lo Staff di Rete Clima®