Archimede: il solare a concentrazione come strada per la produzione elettrica sostenibile
L’Enel ha inaugurato a Priolo Gargallo (SR) la centrale solare termodinamica chiamata Archimede che usa la tecnologia dei sali fusi integrata con un impianto a ciclo combinato.
Mediante specchi parabolici, infatti, i raggi del sole vengono concentrati verso tubature percorse da un fluido composto da sali fusi (nitrato di sodio e nitrato di potassio) che si riscalda per poi essere raccolto in appositi serbatoi e successivamente impiegato per scaldare acqua e produrre il vapore necessario per alimentare un generatore, motore per le turbine che generano l’energia senza bisogno di impiegare combustibili fossili .
Qui lo schema di funzionamento della centrale a concentrazione:
Grazie all’impiego dei sali fusi come fluido termovettore, che possono incamerare energia termica e rilasciarla gradualmente grazie alla loro inerzia termica, la centrale può generare energia anche di notte.
Cesare Fera, Presidente di Anest (Associazione nazionale dell’energia solare termodinamica): “L’inaugurazione della centrale Archimede a Priolo è un’ottima notizia, che salutiamo con gioia. Oggi l’Italia segna una nuova tappa nella sua storia di utilizzo delle energie rinnovabili, con l’attivazione del primo impianto ad energia solare termodinamica. Si tratta di un momento particolarmente importante in quanto il solare termodinamico è una tecnologia italiana, che proprio nel nostro Paese offre estese possibilità di sfruttamento, come già hanno fatto finora Stati Uniti e Spagna”.
L'impianto ha una capacità di circa 5 megawatt di energia elettrica con un risparmio all'anno di 2.100 tonnellate equivalenti di petrolio e una riduzione di emissioni di anidride carbonica di circa 3.250 tonnellate.
Lo Staff di Rete Clima®