Artico a + 35 °C sopra la temperatura media del periodo: “Assolutamente terrificante ed incredibilmente raro”.
“That’s absolutely terrifying and incredibly rare”. Queste le parole del Meteorogolo Eric Holthaus espresse in un articolo di fine dicembre 2015 su Slate in merito alla situazione climatica artica di quel periodo.
Anche il Guardian ha dato ampio risalto alla notizia, specificando che "a causa di un sistema di bassa pressione che ha portato forti venti e pioggia verso il Regno Unito, l'Artico potrà essere più caldo di Chicago, Vienna e Istanbul questo Mercoledì" (30/12/2015. ndr).
Negli ultimi giorni del 2015 questa anomalia climatica ha infatti visto la temperatura artica salire sopra lo 0 termico (fino a + 4°C), una situazione già verificatasi nella storia conosciuta solo altre 3 volte ma mai nel periodo invernale: infatti in questo periodo invernale la temperatura artica oscilla normalmente intorno ad una media di -30 °C (con picchi fino oltre -40°C), una situazione da cui le temperature di fine 2015 si discostano quindi in maniera più che preoccupante.
La causa, come già introdotto superiormente, è una tempesta di rara intensità denominata "Frank" che ha percorso le latitudini più alte dell’Oceano Atlantico e l’Islanda portando temperature miti nella regione artica, determinando anche le tempeste che hanno allagato parte dell'Inghilterra, Scozia ed Irlanda del Nord nel periodo intorno a Natale.
Non è da escludere che questo fenomeno sia collegato al forte sviluppo di El Niño, il fenomeno climatico periodico (circa quinquennale) che prende vita nell'Oceano Pacifico nel periodo tra dicembre e gennaio e che nel 2015 è caratterizzato da una intensità assolutamente anormale:
Se infatti si registra la presenza di El-Niño quando la superficie della parte centrale dell’Oceano Pacifico subisce un incremento medio della temperatura di almeno + 0,5 °C (rispetto alla temperatura media) continuativamente per un periodo di alcuni mesi, secondo il WMO (World Meteorological Organization) nel 2015 si registrerà un incremento medio di temperatura di oltre 2°C.
Secondo Michel Jarraud (Segretario generale del WMO): "Questo evento sta avvenendo in un contesto senza precedenti. Il nostro pianeta ha subito un’alterazione drammatica a causa del cambiamento climatico, della tendenza generale verso un riscaldamento dell’oceano, della perdita di ghiaccio nell’Artico e di oltre un milione di chilometri quadrati di copertura innevata estiva nell’emisfero nord", determinando una possibile interazione tra i fenomeni in una modalità ed intensità mai sperimentate prima.
Di seguito la previsione circa le anomalie globali per il 2016 così come prevista della NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration):
La situazione è sinceramente preoccupante, e sebbene la COP 21 di Parigi sia stato un punto fermo importante i tempi di azione che qui si sono prospettati sembrano essere troppo lunghi.
Lo Staff di Rete Clima®