Blitz nucleare di Greenpeace in Confindustria: l’Epr è una bufala
A inizio settimana scorsa gli attivisti di Greenpeace hanno distribuito mozzarelle davanti alla sede di Confindustria, mentre era in corso l’incontro dell’Enel con le imprese a cui questa ha promesso un coinvolgimento nella "rinascita nucleare" italiana.
Greenpeace ha distribuito le mozzarelle perché secondo loro: “Il colosso dell'energia italiana regala da tempo ad aziende e cittadini: decine di bufale. Continuando a propagandare un progetto industriale come quello dell'Epr, un fallimento su tutta la linea, Enel e Confindustria prendono in giro le aziende italiane e i cittadini. Nel documento elaborato per conto del governo francese sullo stato dell'industria nucleare di quel Paese, infatti, non c'è mai nessun riferimento all'Italia, almeno nella parte resa pubblica. In Francia si parla apertamente di un altro "caso Concorde", il super aereo rivelatosi un fallimento, troppo costoso e non sicuro”.
Nella medesima sede è stato anche distribuito un volantino dal titolo "Basta con le bufale nucleari di Enel!", dove si legge: “La tecnologia nucleare francese (Epr) scelta da Enel è in profonda crisi: gli unici due cantieri europei aperti, quello di Flamanville e quello di Olkiluoto, hanno subito ritardi di anni a causa dei tanti problemi tecnici e di costruzione riscontrati. In Finlandia il costruttore francese Areva e l'azienda elettrica finlandese Tvo hanno iniziato cause miliardarie contestandosi i pesanti ritardi del cantiere!!”
Secondo Greenpeace le bufale circa l’Epr sono legate anche ai suoi costi.
Greenpeace: “Secondo Enel il costo delle centrali nucleari sarà di circa 4 miliardi di euro.
Prima bufala!! Negli Usa la società Constellation Energy ha rinunciato alla costruzione di una centrale Epr nonostante una garanzia finanziaria del Governo pari a 7,5 miliardi di dollari a copertura dell'80% dei costi di realizzazione della centrale così stimati dal governo Usa (dunque oltre i 9 miliardi di dollari). Tradotti in euro, il costo di un Epr negli Usa è stimato in quasi 7 miliardi.
Seconda bufala: perché le imprese dovrebbero fidarsi delle promesse di essere coinvolte nella costruzione delle centrali? Se in Francia EDF afferma che gran parte dei lavori di costruzione dell'impianto saranno appaltati a imprese del settore nucleare, perché in Italia dovrebbe essere diverso? È un'altra delle bugie insostenibili di Enel, grave nel momento in cui la scelta delle rinnovabili e dell'efficienza sta creando (anche in Italia) tante opportunità di lavoro concreto.
Secondo Enel, grazie al nucleare, i costi dell'energia elettrica diminuiranno facendo aumentare la competitività delle imprese e il benessere dei cittadini. E questa è la terza bufala! Secondo il Dipartimento Usa per l'energia (DOE), il costo dell'energia nucleare per i nuovi impianti in linea al 2020 sarà di 14,4 centesimi di dollaro al kWh, mentre l'eolico è stimato a 11,3 e il gas naturale a 8,1. L'elettricità da nuovi impianti nucleari costerà più dell'eolico.
Conclusione: qualsiasi bufala produca il caseificio Enel, l'Epr non ha futuro!”.
Grazie a chi parla così chiaro.
Lo Staff di Rete Clima®