Cambiamenti climatici ed alluvioni: Thailandia e Pakistan, riso (e crisi alimentare?)
La Thailandia, il maggior esportatore mondiale di riso decorticato (cioè il riso pronto per essere cucinato) è stata oggetto di rilevantissime alluvioni cha ne hanno ridotto significativamente la produzione: gli analisti hanno iniziato ad avanzare preoccupazioni circa una conseguente crisi alimentare a livello globale, dato che il riso che costituisce la prima fonte alimentare per i Paesi tropicali.
Queste intensissime alluvioni, che si inquadrano il quell’intensificazione di fenomeni meteorologici estremi collegata al riscaldamento climatico, hnno comportato morti, campi e risaie danneggiate, il fermo dei mulini per la purificazione del riso grezzo, vie di comunicazione interrotte e blocco delle esportazioni.
Si consideri che la Thailandia esporta annualmente quasi 7 milioni di tonnellate di riso, a fronte di una produzione che si attesta intorno al 25 milioni di tonnellate: le alluvioni hanno però fatto scendere la stima a 21 milioni, diminuzione che logicamente si tradurrà in minori esportazioni verso l’estero.
Qui di seguito una tabella estratta dal database statistico della Fao, con indicazione circa i maggiori esportatori di riso decorticato (su dati del 2009).
Dalla tabella si evidenzia il primo posto della Thailandia come esportatore mondiale (di un riso poco pregiato, dato in basso valore a tonnellata che si evidenzia anche nel grafico) ma anche la terza posizione del Pakistan, con 2,5 milioni di tonnellate di riso esportato nel 2009.
Ebbene, esattamente come un anno fa, di questi giorni il Pakistan è stato devastato dalle alluvioni, nel Sud del Paese: al di là del rilevante numero di morti (oltre 4.500 morti a fronte di 5,5 milioni di pakistani coinvolti) e delle devastazioni (danni alle case e morte di circa 100.000 capi di bestiame) un ulteriore dato preoccupante è l’estensione delle aree alluvionate (il 3,7% dei campi) ed i danni alla produzione di riso (si parla di danni al 2,5% del riso prodotto).
Al di là delle problematiche alimentari internazionali, la cosa che fa riflettere è che il Pakistan, il sesto Paese più popoloso del mondo (con una densità abitativa superiore a quella dell’Italia nonostante notevoli porzioni del territorio caratterizzate da foreste, montagne e deserti), è un Paese pesantemente coinvolto dai cambiamenti climatici, anche in relazione alla recente e crescente variabilità dei regimi monsonici.
Sempre più si possono quindi prevedere, per il Pakistan ed i paesi asiatici nel loro complesso, situazioni di gravi vulnerabilità ambientali ai cambiamenti climatici con conseguenze dirette sulla vita delle persone che vivono in quelle aree o in altre parti del mondo, comunque collegate alle produzioni alimentari locali.
Lo Staff di Rete Clima®