Cambiamenti climatici ed aumenti delle precipitazioni piovose estreme (alluvioni e “bombe d’acqua”)
Dopo una la torrida estate 2012 con tutti i suoi problemi climatici, è ragiovevole chiedersi quali saranno gli effetti anche per i prossimi mesi.
E ci affidiamo ad uno studio recentemente condotto Prof. Colin Price, Coordinatore del Dipartimento di Geofisica e di Scienze Atmosferiche e Planetarie dell'Università di Tel Aviv, che collega l'aumento della temperatura media terrestre ad un aumento dell'intensità dei fenomeni piovosi ed alluvioni, a generare le cosiddette "bombe d'acqua" o "bombe di pioggia" (e le conseguenti alluvioni).
Senza voler andare troppo nel tecnico, è però ovvio constare come un aumento della temperatura determini anche un maggior riscaldamento delle masse d'acqua -e quindi- anche un aumento dell'evaporazione: la maggiore energia in gioco determina quindi che le maggiori masse d'acqua evaporate vadano poi a determinare successivi rovesci più intensi in forma di temporali, uragani e trombe d'aria.
Se l'indicazione tra la correlazione positiva tra cambiamenti climatici ed eventi meteoclimatici estremi era già stata da tempo ben definita dall'Ipcc, questo studio israeliano ha collegato a livello quantitativo l'aumento medio della temperatura con l'aumento dell'intesità dei fenomeni piovosi, determinando che un aumento della temperatura media di 1 °C comporti un incremento di circa il 10% della potenza di questi fenomeni meteorologici naturali (compreso l'aumento dei fulmini, a loro volta possibile origine di incendi boschivi).
E in Italia? Contiamo che dall'inizio dell'estate si sono susseguiti ben 6 anticicloni africani (Scipione, Caronte, Minosse, Ulisse, Nerone, Caligola) determinando un vero e proprio surriscaldato del Mediterraneo che, secondo le ultime rilevazioni del Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - Sezione oceanografia, è oggi mediamente sopra la media di +3°C, con punte fino a +6°C.
Aspettiamoci alluvioni autunnali, in un territorio come quello Italiano ad alto richio idrogeologico.
Lo Staff di Rete Clima®