Carbon tax in Italia: per Clini “Carbon tax e rinnovabili per uscire dalla crisi economica”
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge sulla delega fiscale, diviso in tre diverse aree di cui una dedicata al riordino della tassazione ambientale al fine di promuovere la crescita e l'internalizzazione (dei costi ambientali nei costi di produzione): in questa parte viene proposta l'introduzione di una "carbon tax" in Italia, il cui gettito fiscale sarà destinato al "sistema di finanziamento delle fonti rinnovabili”.
Sul sito del Governo si legge testualmente: "Il provvedimento, infine, in sintonia con le politiche adottate dall’Unione Europea per lo sviluppo sostenibile, punta ad un riordino della fiscalità al fine di preservare e garantire l’equilibrio ambientale (green taxes); si rivedrà inoltre la disciplina delle accise sui prodotti energetici in funzione del contenuto di carbonio, come previsto dalla proposta di Direttiva del Consiglio europeo in materia di tassazione dei prodotti energetici e dell’elettricità. Il gettito derivante dall’introduzione della carbon tax è destinato prioritariamente alla revisione del sistema di finanziamento delle fonti rinnovabili. L’entrata in vigore delle disposizioni riguardanti la fiscalità ambientale sarà coordinata con la data di recepimento della disciplina armonizzata decisa a livello europeo".
E' particolarmente interessante non solo l'approccio (di ridistribuzione del carico della tassazione per la promozione delle fonti energetiche rinnovabili), ma anche il fatto che questo processo non comporterà un aumento della pressione fiscale, in quanto la delega verrà attuata a parità di gettito, al fine di non gravare ulteriormente il carico fiscale complessivo: la revisione della fiscalità ambientale potrebbe quindi comportare il superamento della Robin Hood tax (introdotta principalmente per motivi di gettito) oltre che portare all'eliminazione della componente tariffaria A3 dalla bolletta energetica (una delle attuali strade di finanziamento alle fonti energetiche rinnovabili).
Dalla carbon tax saranno esclusi i settori già compresi nell'Emission Trading Scheme, mentre gli altri settori saranno coinvolti nella logica del "chi inquina paga".
Nella logica di un Piano 20-20-20, che accompagnerà il post Kyoto e che dovrebbe portarci a concretizzare obiettivi importanti.
Lo Staff di Rete Clima®