Cause e conseguenze dei cambiamenti climatici
(Riferimenti: Commissione Europea)
Le cause dei cambiamenti climatici
L'uomo esercita un'influenza crescente sul clima e sulla variazione della temperatura terrestre in particolare attraverso attività quali essenzialmente: * la combustione di combustibili fossili; * la deforestazione; * l'allevamento del bestiame.
Queste attività aggiunge enormi quantità di gas serra a quelle naturalmente presenti nell’atmosfera, incrementando l’effetto serra naturale e determinando così il fenomeno del riscaldamento climatico globale.
I gas serra sono chiamati così in quanto agiscono un po’ come il vetro di una serra, catturando in calore emesso dalla Terra dopo la ricezione dell'energia solare impedendogli di ritornare nello spazio (intrappolandolo quindi nell'atmosfera).
Molti di questi gas sono presenti in natura, ma l'attività dell'uomo aumenta le concentrazioni di alcuni di essi nell’atmosfera, in particolare:
- l'anidride carbonica
- il metano
- il protossido di azoto
- i gas fluorurati
La CO2è un gas serra prodotto soprattuto dall'attività umana ed è responsabile del 63% del riscaldamento globale causato dall'uomo (a fronte di una sua concentrazione nell’atmosfera supera attualmente del 40% il livello registrato agli inizi dell'era industriale, superando oggi la concentrazione di 400 ppm atmosferici).
Gli altri gas serra vengono emessi in atmosfera in quantità minori ma hanno una "capacità serra" molto maggiore di quella della CO2, sono cioè capaci di catturare il calore molto di più della CO2, a volte migliaia volte di più. Il metano è responsabile del 19% del riscaldamento globale di origine antropica, l'ossido di azoto del 6%.
L'obiettivo stabilito nel 2015 alla COP 21 di Parigi è legato ad un contenimento dell'aumento della temperatura terrestre "ben al di sotto" dei + 2 °C rispetto all'era pre-industriale, per evitare conseguenze troppo rileventi per il pianeta -ma soprattutto- per l'uomo.
(NOTA: per approfondimenti consultare questa pagina web)
Le conseguenze dei cambiamenti climatici
E' necessario innanzitutto sottolineare il fatto che i cambiamenti climatici interessano -ed interesseranno- tutte le regioni del mondo, seppure in modi e forme diverse.
In linea generale ci si può aspettare una enorme categoria di conseguenze, quali: scioglimento delle calotte polari e dei ghiacci perenni, aumento del livello dei mari, aumento in frequenza ed in intensità dei fenomeni meteorologici estremi, variazione della distribuzione annuale delle precipitazioni piovose, aumento del rischio idrogeologico e di inondazioni, aumento della siccità ed aumento del rischio incendi, aumento delle ondate di calore con conseguenze sanitarie per la popolazione, variazione nella distribuzione degli habitat animali, estinzione di specie, variazione della distribuzione nevosa, espansione dell'areale di distribuzione di determinate malattie trasmesse dall'acqua e dai vettori di malattie (insetti,...etc.), variazione della produttività agricola e della qualità/capacità nutrizionale.
Conseguenze per l'Europa
Innanzitutto è necessario sottolineare il fatto che le temperature in Europa sono in crescita, con un forte incremento a partire dai primi anni 2000:
In conseguenza di ciò, nell'Europa centro-meridionale si registrano ondate di calore, incendi forestali e siccità sempre più frequenti. Il Mediterraneo si sta trasformando in una regione arida, il che lo rende ancora più vulnerabile di fronte alla siccità e agli incendi boschivi. L'Europa settentrionale sta diventando molto più umida e le alluvioni invernali potrebbero diventare un fenomeno ricorrente.
Le zone urbane, nelle quali vivono oggi 4 europei su 5, sono esposte a ondate di calore e alluvioni e all’innalzamento del livello dei mari, ma spesso non sono preparate per adattarsi ai cambiamenti climatici.
(NOTA: per approfondimenti consultare questa pagina web)
Conseguenze per i Paesi in Via di Sviluppo
I paesi in via di sviluppo sono spesso pesantemente colpiti. In genere le loro popolazioni dipendono fortemente dal loro habitat naturale e dispongono di poche risorse per far fronte ai cambiamenti climatici.
Rischi per la salute umana
I cambiamenti climatici stanno già avendo un impatto sulla salute. In alcune regioni si registra un aumento nel numero di decessi dovuti al calore e in altre si assiste a un aumento delle morti causate dal freddo: si osservano già alcuni cambiamenti nella distribuzione di determinate malattie trasmesse dall'acqua e dai vettori di malattie.
Costi per la società e l'economia
I danni alle case, alle infrastrutture e alla salute umana impongono elevati costi alla società e all’economia. In Europa tra il 1980 e il 2011 le alluvioni hanno colpito più di 5,5 milioni di persone e provocato perdite economiche dirette per oltre 90 miliardi di euro: nella sola Europa, nel periodo 1980-2016 gli eventi meteorologici e climatici estremi hanno provocato perdite economiche per un totale di 433 miliardi di euro. I settori che dipendono fortemente da determinate temperature e livelli di precipitazioni come l'agricoltura, la silvicoltura, l'energia e il turismo, sono particolarmente colpiti.
Rischi per le specie selvatiche
I cambiamenti climatici si stanno verificando a ritmi talmente veloci che numerose specie animali e vegetali stentano ad adattarsi. Molte specie terrestri, marine e di acqua dolce si sono già spostate verso altre zone. Alcune specie vegetali e animali saranno esposte a un maggior rischio di estinzione se la temperatura media mondiale continua ad aumentare in maniera incontrollata.
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