CO2: l’invecchiamento della popolazione ridurrà le emissioni di gas serra
Secondo l'articolo pubblicato su “Demography” da Emilio Zagheni, ricercatore italiano all’estero, le emissioni di CO2 di una persona aumentano progressivamente fino all'età di 65 anni per poi diminuire in conseguenza ad un suo minor ricorso alla mobilità ed al consumo di risorse: lo studio apre così una interessante ed inusuale prospettiva legata all’invecchiamento della popolazione globale, capace di un minor “contributo serra” e quindi di minori impatti climatici.
Secondo lo studio, infatti, in un Paese industrializzato quando si accede alla pensione si produce meno CO2 (circa 14,9 tonnellate/persona*anno), in discesa fino a 13,1 tonnellate in prossimità degli 80 anni.
Lo studio di Zagheni, attualmente ricercatore presso il Max Planck Institute for Demographic Research di Rostock precisa quindi che se il progressivo invecchiamento della popolazione (con la quota di persone over 65 che crescerà dall’attuale l'8% al 13% entro il 2030) porterà a un lieve aumento complessivo delle emissioni di CO2 nei prossimi quattro decenni (soprattutto a causa di una maggiore sopravvivenza generale) il trend a lungo termine indica che la crescita dell'aspettativa di vita si tradurrà in una riduzione delle emissioni.
E’ ovvio che questa analisi potrà essere fortemente influenzata, come ammette anche l’autore, dalla maggior futura diffusione di comportamenti impattanti o, viceversa, dalla maggior sensibilità ambientale che possa portare i futuri anziani a “scelte più sostenibili e ciò possa amplificare gli effetti positivi dell'invecchiamento”.
Lo Staff di Rete Clima®