Colloqui di Bonn: senza la UE il Protocollo di Kyoto non sopravviverebbe
Al termine dei colloqui della Conferenza di Bonn, realizzati alla presenza di tutti i Paesi partecipanti alla Convenzione Quadro delle Nazioni Unite per i Cambiamenti Climatici (UNFCCC), il Commissario Connie Hedegaard (la responsabile per le azioni per il clima) ha dichiarato: "L'Unione europea è sostanzialmente l'unico player ad attuare un secondo periodo di impegni ai sensi del Protocollo di Kyoto e quindi a mantenerlo in vita. Questo perché crediamo che il cambiamento climatico debba essere affrontato secondo un quadro internazionale giuridicamente vincolante. Siamo disposti a farlo, anche quando le altre grandi economie sono al momento solo disposte ad assumere impegni volontari".
E poi: "Questa settimana, l'Agenzia internazionale dell'energia ha riferito che le emissioni globali hanno raggiunto il livello più alto mai registrato. Allo stesso tempo, a Bonn, alcuni dei più grandi paesi emettitori del mondo hanno sprecato troppe energie nel cercare di tornare indietro, piuttosto che garantire il progresso. Questo non è solo irresponsabile, ma è insostenibile per il processo UNFCCC che resta rilevante".
Infine: "E' apprezzabile che un gruppo significativo di paesi sviluppati e in via di sviluppo condividano il desiderio di proteggere e trasmettere l'ambizione, ma è francamente troppo poco e i tempi si stanno facendo più stretti. Data l'urgenza del problema, è inquietante vedere i negoziati sul clima che si muovono ad un ritmo tale da non produrre i risultati necessari a Doha. Questo chiaramente non è nell'interesse di nessuno".
Lo Staff di Rete Clima®