Fonti rinnovabili per Comuni rinnovabili
E' stato presentato a Roma il 23 marzo il "Rapporto Comuni Rinnovabili 2010" di Legambiente (realizzato in collaborazione con GSE e Sorgenia), il quale mostra la forte crescita degli impianti a fonti rinnovabili installati nei Comuni italiani. Se fino a dieci anni fa gli impianti rinnovabili in Italia erano essenzialmente rappresentati dal grande idroelettrico e dalla geotermia, diffusi in una porzione limitata del territorio italiano, oggi questi impianti sono diffusi nell'86% dei Comuni: in particolare il solare è presente in 6.801 Comuni, l'eolico in 297, il mini idroelettrico in 799, la geotermia in 181, le biomasse in 788.
Il responsabile Energia di Legambiente Edoardo Zanchini: "Per trattare adeguatamente il tema delle tecnologie rinnovabili occorre partire proprio dalle risorse presenti nei diversi territori; guardare alla domanda di energia da parte di case, uffici e aziende per capire come soddisfare con le soluzioni più adatte ed efficienti le utenze che vorremmo fossero collegate ad una rete moderna capace di scambiare energia. I numeri, le immagini e le storie raccontate da questo rapporto dimostrano che le fonti rinnovabili sono oggi tecnologie affidabili, capaci di offrire risposte concrete ai fabbisogni energetici e di rappresentare un'alternativa sempre più competitiva rispetto ai combustibili fossili anche nella strategia di lotta ai cambiamenti climatici. Le esperienze raccolte in questo dossier dimostrano quanto questa prospettiva risulti vantaggiosa: coloro che hanno installato impianti solari termici e fotovoltaici o che sono collegati a reti di teleriscaldamento, pagano bollette meno salate in località dove l'aria è più pulita, mentre le imprese avrebbero tutto da guadagnare da uno scenario di vera concorrenza e da un quadro di certezze che permetta di aprire nuovi spazi di competitività internazionale".
Massimo Orlandi (AD di Sorgenia) ha affermato: "I numeri contenuti nel Rapporto 2010 testimoniano la progressiva crescita della sensibilità e dell'impegno per lo sviluppo delle fonti rinnovabili da parte di istituzioni nazionali e locali, imprese e cittadini del nostro Paese. È ormai opinione comune che la produzione di energia attraverso fonti alternative rappresenti un'opportunità, sia per contrastare i cambiamenti climatici sia per creare sviluppo economico e occupazione. Tuttavia, per colmare il divario che ancora ci separa dai leader europei Germania e Spagna, occorre proseguire e rafforzare questo impegno anche in futuro, ad esempio uniformando e velocizzando gli iter autorizzativi per i nuovi impianti".
In centinaia di questi Comuni viene prodotta più energia elettrica di quanta questi ne consumino, e qui sono stati creati nuovi posti di lavoro, ottenuto risparmi nel costo dell'energia, generato meno inquinamento e generato un maggiore benessere e qualità della vita.
Una buona notizia, che fa dire che è meglio un presente rinnovabile rispetto ad un futuro nucleare.
SC
Scarica dal sito di Legambiente il Rapporto integrale sui Comuni rinnovabili (in formato pdf).