Dossier Kyoto 2012: emissioni di gas serra in calo in Italia (nel periodo 2008-2011)
Riportiamo notizia del dossier lanciato alla fine della scorsa settimana dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile secondo cui il nostro Paese è prossimo al raggiungimento dei propri obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti sottoscritti nell'ambito del Protocollo di Kyoto.
Secondo le stime pubblicate nel "Dossier Kyoto 2012 - Le emissioni di gas serra in Italia 2008-2011" della Fondazione, infatti, l'Italia ha già raggiunto nel 2011 i propri obiettivi di riduzione previsti dal Protocollo di Kyoto: questo dato apre alla concreta possibilità che sia effettivamente raggiunto l'obiettivo del -6,5% di riduzione delle emissioni climalteranti (rispetto ai livello emissivi del 1990) anche nel quinquennio 2008-2012, il secondo periodo di impegno del Protocollo di Kyoto medesimo.
Secondo il Sen. Edo Ronchi, Presidente della Fondazione Sviluppo Sostenibile, a fronte del target di riduzione del -6,5% al 2012 (corrispondente ad un valore di 483,3 Mt CO2eq di emissioni), al 2011 le emissioni nazionali sono state quantificate in 490 Mt CO2eq che però diventano 478 tenendo conto degli assorbimenti forestali (-10,2 Mt) e dei meccanismi flessibili (-2 Mt) come espressamente previsto dal Protocollo: a fronte quindi del già citato obiettivo di riduzione rispetto al 1990 del -6,5%, secondo il report della Fondazione le emissioni nazionali sono invece scese del 7,4%.
Edo Ronchi: "Anche se è presto per fare un consuntivo per l'intero periodo di osservazione previsto dal Protocollo, che comprende il quinquennio 2008-2012, è molto probabile che nel complesso l'Italia arriverà molto vicina anche al target e che l'eventuale sforamento sarà tutto a carico del solo 2008, l'anno più lontano del periodo considerato. Si tratta di un trend incoraggiante per lo sviluppo di una green economy italiana e per guardare avanti, verso i nuovi e più impegnativi target di riduzione delle emissioni al 2020 e al 2030".
Tuttavia una delibera attualmente in fase discussione al Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) potrebbe portare qualche sopresa in negativo: utilizzando infatti criteri di calcolo differenti da quelli previsti dagli strumenti tecnici collegati al Protocollo di Kyoto e dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale), nella Delibera Cipe l’Italia potrebbe apparire molto lontana dagli obiettivi di Kyoto, con una riduzione conseguita pari solo all’1,5% rispetto ai livello emissivi del 1990.
Edo Ronchi: "Spero che questi conti siano correttamente rivisti: che gli assorbimenti siano correttamente registrati e che per il settore ETS si contino le emissioni reali non i tetti formali. Non mi pare proprio né il caso, né il momento di produrre, con modalità contabili inedite e quantomeno discutibili, un aumento possibile degli oneri a carico del sistema Paese".
Lo Staff di Rete Clima®