Un albero per ogni nato
Il disegno legge sulla “cultura del verde” negli spazi urbani approvato Venerdì 12 marzo dal Consiglio dei Ministri su proposta del ministro dell’Ambiente (Stefania Prestigiacomo) prevede che venga piantato un nuovo albero pianto piantato per ogni nato nei Comuni italiani.
In un comunicato del Ministro: “Gli alberi non sono solo essenziali elementi di arredo ecologico per le nostre città ma anche grandi fornitori di 'servizi ambientali'. Infatti un singolo albero è in grado di fornire abbastanza ossigeno per 10 persone e di assorbire, a seconda delle dimensioni, da 7 a 12 chilogrammi di emissioni di CO2 all’anno. Inoltre, gli alberi riducono l’inquinamento acustico e possono farci risparmiare sino al 10% del consumo energetico”.
“Con il disegno di legge – prosegue Prestigiacomo – interveniamo su quattro campi. In primo luogo viene istituita la “Giornata nazionale degli alberi” che si svolgerà ogni anno il 21 novembre e che sostituisce la “Festa degli Alberi”, ormai desueta. Nella “Giornata Nazionale degli Alberi” le istituzioni scolastiche cureranno, in collaborazione con i Comuni e con il Corpo forestale dello Stato, la messa a dimora di piantine, con particolare riferimento alle varietà tradizionali dell’ambiente italiano e preferibilmente di provenienza locale. Ogni anno la Giornata nazionale degli alberi sia intitolata ad uno specifico tema di rilevante valore etico, culturale e sociale”.
sottolinea il ministro: “Inoltre il decreto punta a rendere effettivo per i comuni l’obbligo di piantare un albero per ogni nato modificando la normativa vigente e rendendola più cogente per i sindaci. In particolare si abbreviano i tempi per la messa a dimora dell’albero portandoli da 12 mesi a 30 giorni. Analogamente si stabilisce che entro 30 giorni dalla nascita del neonato il comune informi la famiglia sul luogo esatto in cui l’albero è stato piantato. Si impone quindi ai comuni di effettuare entro 180 giorni dall’entrata in vigore della legge un censimento degli alberi piantati nelle aree pubbliche. Due mesi prima del termine del mandato il sindaco dovrà rendere pubblico il “bilancio arboricolo” del Comune, evidenziando il rapporto fra gli alberi piantati all’inizio ed alla fine del ciclo amministrativo”.
PV