Ipcc: l’uomo ha il 95% della responsabilità del cambiamento climatico
Si è aperta lunedì mattina a Stoccolma la quattro giorni dell'Ipcc (Intergovernamental Panel on Climate Change - Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici), con lo scopo di rilasciare il nuovo Rapporto sul cambiamento climatico, completo di cause e (infausti) scenari socio economici collegati al climate change.
La Reuters, che ha potuto consultare in anteprima le bozze del documento dell'Ipcc, comunica che il documento è ancora più preciso circa la responsabilità umana nella generazione del cambiamento climatico globale: secondo il nuovo e V° Report, le cause antropiche sono responsabili del cambiamento climatico per una quota del 95%, una certezza in crescita rapporto dopo rapporto considerato che la probabilità stimata era del 90% secondo l’ultimo rapporto del 2007, e del 66% nel precedente report del 2001.
Rajendra Pachauri (Presidente dell’Ipcc), alla chiusura della prima sessione di lavori: "Mi aspetto che il mondo capisca la semplicità e la gravità del messaggio che manderemo".
Anche perchè, sempre secondo le anticipazione della Reuters, il documento contiene indicazioni circa una crescita delle temperature in questo secolo anche fino a +4,8 °C, con un aumento del livello dei mari per un range compreso tra i + 26 ed i + 81 cm (che si sommano ai + 19 cm di crescita già registrata nel solo nel 20° secolo).
Qin Dahe (co-Presidente del Working Group I dell'Ipcc): "Le prove scientifiche del cambiamento climatico di origine antropica si sono rafforzate di anno in anno, lasciando un numero sempre minore di incertezze circa le gravi conseguenze dell’inazione, nonostante permangano ancora lacune e incertezze in alcune aree della scienza climatica".
Il tutto mentre a livello internazionale si assiste all'inerzia nell'ambito della definizione degli accordi globali per la tutela climatica.
Lo Staff di Rete Clima®