Carbon offsetting e carbon insetting
Carbon offsetting e carbon insetting: di cosa parliamo?
La mitigazione climatica passa attraverso un iter strutturato di valutazione, riduzione e compensazione delle emissioni di gas serra, le prime responsabili del riscaldamento climatico globale.
Dentro questo iter, orientato alla carbon neutrality (e/o al net-zero emissions), le Organizzazioni possono contribuire agli obiettivi internazionali di decarbonizzazione per la mitigazione dei significativi impatti collegati al riscaldamento climatico.
Una fase importante di questo processo è quella di gestione delle emissioni di gas serra calcolate per esempio dentro i confini di una Azienda, gestione che può essere realizzata attraverso misure di riduzione e di compensazione di CO2, dall'inglese "carbon offseting".
Il carbon offset, cioè la neutralizzazione di emissioni di CO2, viene operato tramite sostegno a progetti di tutela ambientale sviluppati da realtà terze all'Azienda, in contesti territoriali normalmente slegati dalle filiere aziendali di approvvigionamento delle materie prime o comunque di produzione.
Si parla quindi di investimenti in progetti di mitigazione climatica all'esterno dell'Azienda e dei suoi confini (filiera compresa), utilizzando progetti certificati e crediti di carbonio sviluppati nell'ambito di standard internazionali riconosciuti, realizzati in vari Paesi in Via di Sviluppo in tutto il Mondo.
Al contrario, invece, quando si parla di "carbon insetting" si fa riferimento a investimenti in pratiche sostenibili all'interno della propria filiera produttiva (catena del valore) e dei territori/comunità ad essa collegati.
Attraverso progetti di carbon insetting vengono implementate pratiche sostenibili, spesso attraverso avvio di progetti agroforestali e di piantagione di alberi: si tratta di progetti che sequestrano il carbonio e promuovono la resilienza climatica, proteggendo la biodiversità e riqualificando gli ecosistemi e le loro reti, promuovendone i "servizi ecosistemici".
Sono cioè delle vere e proprie Nature Based Solutions (NBS).
Fare carbon insetting significa quindi per una Azienda mappare la propria filiera produttiva e promuovere investimenti in progetti di riduzione misurabile delle emissioni di carbonio all’interno della catena produttiva dell’azienda o delle comunità ad essa collegate, creando un impatto positivo e multiplo su ambiente, comunità e risorse naturali.
Carbon insetting e servizi ecosistemici: filiera produttiva, territorio, natura
Normalmente i progetti di carbon insetting sono caratterizzati da un approccio più olistico rispetto ai progetti orientati al solo carbon offset, perché promuovono (e misurano) i benefici al di là del semplice sequestro del carbonio per orientarsi invece a valorizzare l'intero ecosistema, le comunità locali e gli agricoltori.
Un potenziale problema con i progetti di carbon insetting è legato al fatto che non è richiesta la certificazione tipica invece dei progetti di carbon offset: esistono tuttavia diverse esperienze di Organizzazioni tecniche che sviluppano progetti di carbon insetting lavorando con Enti di terza parte, i quali offrono la garanzia circa gli stock di carbonio fissati ed i servizi ecosistemici generati.
Anche Rete Clima opera in questo modo più rigoroso, sviluppando progetti di tutela ambientale finalizzati alla generazione di servizi ecosistemici: si lavora in foreste certificate (secondo standard PEFC di GFS - Gestione Forestale Sostenibile) con il supporto degli enti normatori (PEFC, appunto) e degli enti di certificazione, che svolgono la propria funzione di controllo di parte terza.
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Carbon offset o carbon insetting?
La compensazione di CO2 (carbon offset) ha storicamente ricevuto una serie di critiche, in relazione a progetti non tracciabili (o vere e proprie truffe), a problemi di non completa addizionalità, o di permanenza dello stock di carbonio nel tempo, o di double counting,...etc.
Da alcune parti il carbon offset è stato visto come una sorta di una "licenza per inquinare", o come strada di possibile greenwashing, o come strumento per lavare il senso di colpa delle aziende.
Rete Clima, conscia di questi limiti legati però non tanto allo strumento creditizio in sè quanto al suo utilizzo e ad alcuni attori poco seri coinvolti in questi mercati, ha sempre lavorato lungo due direttrici:
- sviluppando i propri progetti con il massimo rigore tecnico e garantendo i progetti di terzi con un servizio di rating dei progetti che generano carbon credits;
- evitando di lavorare con Aziende caratterizzate da strategie ESG non coerenti con un serio impegno climatico, non facendole accedere ai propri progetti.
Tuttavia, proprio a partire dai limiti di un uso del carbon offsetting come possibile forma di greenwashing da parte delle aziende, diventa interessante analizzare le logiche alla base del carbon insetting.
Con i progetti di carbon insetting l'Azienda è spinta ad assumersi la responsabilità diretta delle emissioni di carbonio nella propria stessa catena di approvvigionamento, migliorando le proprie pratiche di gestione sostenibile direttamente alla fonte.
Il carbon insetting può anche essere più attraente per le aziende perché investire in questi progetti integrati può aiutarle a rendere più resiliente la propria catena di approvvigionamento, oltre a migliorare la qualità delle proprie materie prime.
Carbon insetting: indicazioni tecniche
I progetti di carbon insetting sono inoltre per loro stessa natura più limitati come campo di applicazione, perchè considerano solo le emissioni di gas serra Scope 3 (emissioni indirette, di filiera): tali progetti non coprono infatti nè le emissioni di gas serra di Scope 1 (emissioni che un'azienda controlla direttamente come la produzione) né quelle di Scope 2 (emissioni indirette generate dall'energia che l'azienda acquista).
Ciò significa che le Aziende che non fanno produzione in prima persona o che hanno attività di erogazione di servizi (e che non si riforniscono direttamente di materie prime naturali) non possono realmente promuovere o partecipare a progetti di carbon insetting.
Dall'altro lato serve anche specificare che un'Azienda di produzione non può diventare carbon neutral utilizzando progetti di carbon insetting: le aziende devono continuare a concentrarsi su iniziative di decarbonizzazione tramite la riduzione delle emissioni di carbonio, la transizione verso le energie rinnovabili, l'offset delle emissioni residue.
Inoltre le azioni di carbon insetting non sono necessariamente progettate per sostituire progetti ed azioni di carbon offsetting: tali attività di carbon insetting devono quindi essere pensate e progettate più come un pezzo del puzzle della sostenibilità aziendale, perchè l'Azienda possa aumentare il proprio livello di sostenibilità in aree prossime alla filiera del valore aziendale.
Progetti di carbon insetting: qualche esempio
Di seguito alcuni esempi di progetti di carbon insetting.
Burberry: a inizio 2020 ha creato un "Fondo di rigenerazione" per supportare il suo portafoglio di progetti di carbon insetting lungo la propria catena di fornitura a livello globale. In questa logica Burberry ha avviato un progetto di pratiche agricole rigenerative con alcuni dei produttori di lana Burberry dall'Australia.
Nespresso: realizza progetti di carbon insetting con un investimento di oltre 600 milioni di dollari nel corso di 5 anni, finalizzati a piantare 10 milioni di alberi tra Messico, Nicaragua, Etiopia, Colombia e Guatemala lavorando in collaborazione con le comunità locali e offrendo loro lavoro anche a livello forestale.