Il Capitale Naturale al tempo del COVID-19, del green new deal e della ripresa economica
In occasione della Giornata mondiale della biodiversità che è caduta lo scorso 22 maggio, il Ministero dell’Ambiente ha organizzato il Convegno scientifico "La biodiversità e il capitale naturale dell’Italia" che ha fatto il punto sullo stato del Capitale Naturale in Italia alla luce della pandemia in corso.
I tecnici del Comitato per il Capitale Naturale Italiano (CCN) hanno contestualmente proposto lo "Statement sul Capitale Naturale al tempo della crisi della pandemia Covid-19, del Green New Deal e della ripresa economica" (download a seguito).
Dallo Statement:
"La diversità della vita sulla terra è la base fondamentale della nostra ricchezza, del nostro benessere e del nostro sviluppo. Noi siamo natura, deriviamo dall’evoluzione della vita su questo pianeta e non possiamo respirare, bere e nutrirci senza la disponibilità di sistemi naturali sani, vitali e resilienti. La perdita della ricchezza della vita sulla terra ha oggi raggiunto livelli mai visti nella storia umana; se si dovesse perseguire negli attuali modelli economici sin qui seguiti, la biodiversità subirebbe una vera estinzione di massa dovuta a una sola specie, quella umana, che ha invece un disperato bisogno della rete della vita che sta contribuendo a distruggere".
"Il Capitale Naturale è un bene comune, la cui qualità e funzionalità va preservata e valorizzata in quantoessenziale per tutte le attività antropiche e per il perseguimento dello sviluppo sostenibile".
E ancora: "Cambiamenti climatici e globali, consumo di suolo, deforestazione, agricoltura intensiva, inquinamento, frammentazione ecologica sono concause della scomparsa della biodiversità e della distruzione degli ecosistemi a cui si accompagna la degradazione dei servizi ecosistemici, indicatori chiave della salubrità del Pianeta".
Lo Staff di Rete Clima
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