L’Amazzonia a rischio

L'Università di Barcellona ha reso pubblico uno studio derivante dalla disamina delle 52 concessioni garantite dal Governo Peruviano a Paesi del mondo per lo sviluppo dell'industria petrolifera, del gas e mineraria nell'Amazzonia peruviana: tali concessioni coprono circa il 41% dell'intero territorio forestale, e viene copera anche la metà dei territori abitati dagli indigeni già sottoposti a vessazioni e veri e propri massacri l'anno scorso.

l'Unica riflessione da fare è che non dovrebbe essere possibile commerciare un patrimonio di biodiversità e naturalità mondiale: quanto costerà tutto questo a noi ed alle generazioni future?

PV