Le considerazioni della Federazione Italiana Media Ambientali sulla cancellazione di Scalamercalli su Rai 3
Quali soci di FIMA - Federazione Italiana Media Ambientali volentieri riprendiamo la comunicazione del Presidente Mario Salomome in merito alla spiacevole vicenda della chiusura di "Scala Mercalli" in programmazione il Sabato sera su Rai 3 e condotta dal competentissimo Luca Mercalli: crediamo che una simile perdita nell'informazione ambientale sia grave e tanto più irragionevole considerando la necessità e l'urgenza di una corretta informazione ai cittadini circa le attuali problematiche ambientali e circa le strade per una corretta gestione del rapporto uomo-ambiente.
Lo Staff di Rete Clima®
DI SEGUITO LA COMUNICAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA FIMA
Apprendiamo con vivo disappunto che la RAI intende cancellare dal palinsesto 2016-2017 la serie di trasmissioni “Scala Mercalli” condotta da Luca Mercalli.
La Federazione Italiana Media Ambientali, che riunisce testate tradizionali e web, giornalisti, blogger, case editrici specializzate, agenzie di comunicazione ambientale, comunicatori ambientali, studiosi della comunicazione, esprime la propria ferma protesta per tale decisione, con l’augurio che vi siano spazi di ripensamento.
Luca Mercalli si distingue per rigore scientifico e capacità di approfondimento, qualità unite all’efficacia comunicativa e all’impegno con cui si dedica ai temi trattati.
Di là dei meriti del collega Mercalli, la chiusura di una valida trasmissione durata solo due anni lascia nel palinsesto del servizio pubblico un grave vuoto. Da un lato, infatti, diventano sempre più evidenti le emergenze ambientali (e le loro strette interconnessioni con temi sociali, geopolitici, umanitari, ecc., come sottolineato ad esempio dall’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco) e dall’altro cresce nell’opinione pubblica la speranza che grazie a una maggiore consapevolezza ambientale l’umanità possa trovare la strada di un benessere “equo e sostenibile” (per riprendere il termine usato dall’ISTAT per l’Indice BES).
Si pone quindi un più generale problema di politica editoriale complessiva, che deve vedere non una riduzione, ma un forte ampliamento dell’informazione ambientale in tutte le reti RAI.
Disposti, come FIMA, a un sollecito confronto con la RAI sulle questioni qui sollevate, restiamo in attesa di un cortese riscontro.
Mario Salomone
Presidente
Federazione nazionale media ambientali