Mix energetico nazionale
Si riporta la notizia che sul sito del GSE è stata pubblicata la determinazione del mix medio energetico nazionale per gli anni 2008-2009 (fuel mix disclosure): nel mix compare anche la voce "nucleare" in riferimento all'energia nucleare acuistata all'estero.
Si rimanda alla pagina del sito del GSE per maggiori dettagli, ma qui riportiamo la tabella di sintesi per poi fare qualche considerazione.
Buona la performance di crescita delle rinnovabili, il metano resta la principale fonte (impiegata negli efficienti turbogas a ciclo combinato), ma è molto rilevante la quota ancora coperta dal carbone: questo combustibile poco pulito contribuisce infatti per il 13 per cento circa alla produzione elettrica nazionale.
Secondo il recente report di Legambiente ("Carbone vecchio, sporco e cattivo"), a fronte di un contributo al mix nazionale del 13 per cento il carbone è però responsabile di oltre il 30 per cento delle emissioni elettriche nazionali di gas serra: se si internalizzassero i costi ambientali (legati all'utilizzo di un combustibile) dentro il suo prezzo di mercato, si scoprirebbero allora cose interessanti circa la reale convenienza dei combustibili.
E si scoprirebbe così che il carbone, un combustibile ad altissimo tenore di carbonio per unità di massa, in fase combustiva genera enormi volumi di gas serra: che costano caro al sistema paese, in teoria indirizzato verso strade di riduzione delle emissioni serra nel rispetto del Protocollo di Kyoto (il mancato raggiungimento degli obiettivi di riduzione di gas serra costa infatti pesanti multe al sistema paese).
A chi giova tutto ciò? Nè al Paese, nè ai cittadini, nè alle bollette, nè agli obiettivi nazionali di contenimento emissivo.
Quando si dice "beneficio privato e costo pubblico"......
Lo Staff di Rete ClimaTM