Quanto costano e quanto costeranno i cambiamenti climatici all’Italia?
Il recente rapporto Global Climate Risk Index 2020 diffuso da Germanwatch in occasione della Cop25 in corso a Madrid (download a seguito) fa un quadro sulla situazione climatica globale, sottolineando il fatto che gli eventi meteorologici estremi, collegati ai cambiamenti climatici, stanno colpendo tutti i Paesi del Mondo (seppur in modo ed intensità differente).
Anche l'Italia risulta essere pesantemente interessata da tale situazione: secondo i dati del report di Germanwatch, dal 1999 al 2018 l'Italia ha registrato 19.947 decessi riconducibili agli eventi meteorologici estremi Fenomeni che, nello stesso periodo di tempo, hanno causato perdite economiche pari a 32,92 miliardi di dollari.
Nel solo 2018 gli eventi estremi hanno causato in Italia 51 decessi e 4,18 miliardi di dollari di perdite.
Sempre nello stesso periodo di riferimento (dal 1999 al 2018), l'Italia si posiziona al sesto posto nel Mondo per numero di vittime sempre causate dagli eventi meteorologici estremi, e diciottesima per numero di perdite economiche pro capite.
A livello globale ci sono molti Stati in condizioni purtroppo ancora peggiori rispetto all'Italia, come indicato nella tabella a seguito, ma questo non deve essere una "scusa" per non impegnarsi nelle vitali azioni di mitigazione climatica e di prevezione del rischio su suolo nazionale.
Anche perchè, ne parlavamo già qui in tempi non recentissimi, prevenire costa meno che curare!
Sullo stesso tema segnaliamo anche un secondo recente rapporto tutto italiano quale “Gli impatti economici dei cambiamenti climatici in Italia” (parte integrante della “Relazione sullo stato della Green Economy 2019”, scaricabile a seguito) diffuso durante i recenti Stati Generali della Green Economy dagli autori Massimo Tavoni e Francesco Bosello, della Fondazione CMCC (Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici) e co-direttori di RFF-CMCC (European Institute on Economics and the Environment).
Secondo le previsioni del report il costo del cambiamento climatico per l’Italia (a partire dal 2050 in poi) sarà pari all’8,5% del PIL, sette volte più alto rispetto a tutte le precedenti stime (che prevedevano al massimo l'1 o 2% di perdita di PIL), peraltro diversamente distribuito sul territorio nazionale.
Con previsioni post 2050 ancora peggiori, dal momento che nella seconda metà del secolo le perdite potrebbero arrivare addirittura al 10% del PIL, costando una somma pari circa a 130 miliardi di euro l’anno.
Il tutto dovuto alle conseguenze del riscaldamento climatico, che per il nostro Paese significa soprattutto eventi atmosferici estremi quali ondate di calore, alluvioni, danni all’agricoltura, avanzamento dell’erosione delle spiagge, dissesto idrogeologico, mancanza di neve in montagna.
Il riscaldamento climatico è qui ed ora, anche in Italia, e sempre più si faranno sentire in futuro i suoi effetti se non adottiamo azioni concrete di mitigazione climatica e di adattamento.
Lo Staff di Rete Clima