La Cina diventa il primo consumatore mondiale di energia
In anticipo di almeno cinque anni rispetto alle previsioni degli analisti, nel 2009 la Cina ha superato gli Stati Uniti nel consumo di energia diventando il Paese più ‘energivoro’ al mondo: si tratta di un passaggio storico in quanto gli Usa detenevano il primato da oltre un secolo.
Il sorpasso è attestato dai dati dell’Iea (Internation Ene rgy Agency) secondo cui l’anno scorso la Cina ha consumato una quantità di energia equivalente a 2.252 milioni di tonnellate di petrolio, il 4 per cento in più degli Stati Uniti che si sono fermati -a causa della recessione- a 2.170 milioni di tonnellate.
Faith Birol (economista capo della Iea): “Il sorpasso della Cina sull'America simbolizza l'inizio di una nuova era dell'energia”, in cui cambieranno gli equilibri geopolitici, il peso delle varie fonti di energia nel mix energetico, le tecnologie per la conversione energetica.
Infatti i dati dell’Iea sul consumo energetico delle due nazioni comprendono tutte le fonti di energia, opportunamente convertite in Tep (Tonnellate equivalenti di petrolio): si va dal greggio al nucleare, dal carbone all’idroelettrico, comprendendo –quindi- anche tutte quelle fonti rinnovabili nelle quali la Cina si sta affermando come leader incontrastato sia nella produzione di impianti (come già indicato qui), che nella produzione di energia, che negli investimenti, che in termini di prospettive tecnologiche.< Gli analisti del settore energetico prevedevano che la Cina avrebbe superato gli USA dal podio nel giro di cinque anni, ma la recessione globale (che ha colpito gli Usa più duramente della Cina) ha anticipato i tempi e ridotto la produzione delle industrie americane. Evidentemente, però, gli Usa restano saldamente in testa per consumo di energia procapite e impiego di petrolio: Ogni cittadino americano, infatti, utilizza ogni anno l'energia sfruttata in media da cinque cinesi: l’America, inoltre, brucia ogni giorno 19 milioni di barili al giorno contro i 9,2 milioni della Cina (anche perché Pechino dipende ancora largamente dal carbone). Tuttavia, secondo l'Iea, la differenza nei consumi tra le due superpotenze sembra destinata a crescere visto che, ha spiegato Birol, “la Cina dovrebbe costruire impianti per la produzione di energia per 1.000 GW nel giro dei prossimi 15 anni. Equivalenti all’intera capacità di produzione elettrica negli Stati Uniti al giorno d’oggi”.
Secondo quest'ultimo, la Cina necessiterà di investimenti per 4mila miliardi di dollari nel prossimo ventennio per sostenere la sua economia ed evitare blackout e blocchi delle forniture di carburante. Lo status di primo consumatore al mondo di energia significa che Pechino eserciterà un'influenza sempre più forte sui mercati dell'energia planetaria.
Lo Staff di Rete Clima®