Soluzione cinese per le industrie troppo inquinanti
Ieri, 16 agosto, il governo cinese taglia la corrente a 506 fabbriche particolarmente inquinanti nella provincia di Anhiu, situata nei pressi di Shanghai.
Le 506 fabbriche sono situate in otto città della provincia e operano nei settori minerario, chimico e metallurgico: queste aziende non hanno ottemperato ai propri impegni di riduzione delle emissioni inquinanti, non raggiungendo gli obiettivi prefissati in precedenza dal Governo cinese.
Quanto è accaduto è dunque l'ultima strategia cinese per ridurre le emissioni, dopo che la nazione ha effettuato da pochi giorni il sorpasso del Giappone in termini di importanza economica, piazzandosi al secondo posto subito dietro gli Stati Uniti.
Si noti che già la scorsa settimana era già stato chiesto a oltre 2.000 aziende forti consumatrici di energia di eliminare i macchinari obsoleti (considerati da molti la vera causa delle alte produzioni di gas serra nel paese), pena la negazione dei crediti bancari, la sospensione di nuovi progetti o, addirittura, la fornitura di elettricità.....detto fatto!
Lo Staff di Rete Clima®