Eye on Earth: informazioni sullo stato dell’ambiente europeo

Ecco le interessanti parole di Jacqueline McGlade (direttrice esecutiva dell'Eea - European environment agency) durante la conferenza a Firenze "Economia globale e crisi ambientale": "Oltre a fare pressione sui decisori politici, è necessario dare alla cittadinanza gli strumenti adatti per comprendere la necessità di usare in un modo migliore le risorse del mondo. Per questo agiamo sotto due linee di azione: non solo per facilitare la comunicazione dei "politici" verso la "gente", ma anche per sostenere la comunicazione in direzione opposta".

Ancora la McGlade: "Questa è anche la motivazione per cui è stato realizzato "Eye on earth", il portale dell'agenzia che  fornisce in tempo reale informazioni sullo stato dell'ambiente in svariate città europee a tutti gli utenti interessati, che a loro volta potranno inserire contenuti da associare alle informazioni scientifiche disponibili".

I dati fruibili sono lo stato dell'aria, delle acque, il consumo di suolo, il trend di emissioni climalteranti,…etc., tutti caricati sul nuovo portale (sviluppato in partnership con Microsoft) che è riconducibile alla struttura del diffuso programma "Google Earth". 

La Mc Glade: “Il principale presupposto da cui partiamo riguarda il fatto che, per la comprensione dei temi ambientali, le persone necessitano di essere indirizzate e di avere gli strumenti adatti per questa comprensione. E in questa attività di comunicazione va fatta una chiara distinzione per quanto riguarda la strategia da attuarsi in ogni settore: da una parte, cioè, vanno evidenziati i costi dell'inazione, per quanto riguarda le criticità ambientali, e dall'altra occorre porre i costi dell'agire".

"Per i comuni cittadini, ciò consiste essenzialmente nel parlare degli impatti che le nostre attività quotidiane hanno sull'ambiente, e dall'altra parte l'effetto che a sua volta "l'ambiente" ha sulla loro vita e sul loro benessere quotidiano. Ma, per la migliore comprensione e la più ampia diffusione degli studi compiuti, occorre riconoscere che siamo all'interno di una nuova rivoluzione nella comunicazione: quasi tutte le persone oggi hanno l'Applephone, o comunque comunicano tra loro attraverso i cellulari, gli sms eccetera. E sono anche questi i mezzi che intendiamo usare per creare anzitutto una forte connessione con le persone, e poi per far capire loro le connessioni che sussistono tra economia ed ecologia"

Conclude la McGlade: "Questo perché non va dimenticato che la crisi finanziaria non solo ha forti implicazioni per l'ambiente, ma che - anzi - la crisi non è legata solo al denaro, ma è stata causata anche dal cattivo utilizzo che è stato fatto delle risorse disponibili. E quindi, per il rilancio dell'economia, noi puntiamo ad una ricostruzione basata sull'ambiente: e questo non significa ridurre la ricchezza, ma basare la crescita sulla sostenibilità ambientale".

Riguardo Eye on Earth, questo: "Serve sostanzialmente a dare alle persone uno sguardo agevole per comprendere il problema della limitatezza delle risorse. Risorse che vanno prima misurate, e poi gestite, ma appunto la gestione deve essere preceduta dalla misurazione: quanta acqua è disponibile all'interno di una nazione? Quanto suolo libero? Quanto è inquinata l'aria?
Queste sono le domande che ci poniamo in questo momento, e quelle informazioni che vogliamo rendere disponibili al pubblico attraverso "Eye on earth". Inoltre, la presenza chiara e facilmente comprensibile di queste informazioni ci è utile per fare pressione sui paesi stimolando in qualche modo il loro "orgoglio nazionale", inteso in senso politico, per intraprendere politiche finalizzate all'az
ione".

Buon lavoro.


Lo Staff di Rete Clima®