L’Arabia Saudita chiede aiuti economici all’ONU perché esporterà meno petrolio (per colpa della rinnovabili)
L’Arabia Saudita chiede aiuti economici all’ONU perché ritiene che gli sforzi mondiali per lo sviluppo e la promozione delle fonti rinnovabili la porteranno alla rovina economica.
L'Arabia chiede aiuto finanziario sostenendo che la sua economia è fra le più vulnerabili al processo di transizione verso le fonti rinnovabili, ed un minor uso di petrolio avrebbe su di essa un impatto economico devastante.
La Reuters conferma che l’Arabia Saudita chiede una parte degli aiuti promessi a Cancun ai Paesi poveri per combattere i cambiamenti climatici mediante operazioni volte a preservare le foreste e ad adattarsi ai cambiamenti climatici: la richiesta è contestualizzata dentro l’iter di richiesta all’ONU dei finanziamenti definiti a Cancun per i Paesi in via di sviluppo (iter attivo fino al 21 febbraio).
La somma stanziata al vertice di Cancun per la lotta al climate change corrisponde a circa 100 miliardi di dollari all’anno (fino al 2020), ma pochi potevano avere idea che qualcuno potesse richiederli in previsione del calo della domanda dell’inquinante e non rinnovabile petrolio, di cui si avvicina il picco.
La notizia va inquadrata nella recente fuga di notizie di Wikileaks circa il fatto che l’Arabia Saudita da alcuni anni comunica dati sovrastimati circa l’ammontare delle proprie riserve residue.
Si prospettano grandi cambiamenti, davvero per tutti, e l’abbondanza senza limiti si appresta a diventare un ricordo.
Lo Staff di Rete Clima®