L’Italia “scotta” e gli Italiani temono il riscaldamento climatico
Già in questo articolo anticipavamo l'anomalia climatica presente anche nel 2018 in Italia, sulla base dei dati provvisori registrati fino ad Ottobre 2018.
Riprendendo il comunicato stampa di Ispra, si legge che: "La stima provvisoria dell’anomalia della temperatura media in Italia, stando ai dati aggiornati fino al mese di ottobre compreso, configura il 2018 come l’anno più caldo di tutta la serie storica di dati controllati ed elaborati dall’Ispra, cioè almeno dal 1961 (+1,77 °C rispetto al valore normale di riferimento 1961-1990).
In base a studi che ricostruiscono il clima in un passato più remoto, si può affermare che in Italia l’anno in corso risulta essere l’anno più caldo da almeno 2 secoli circa. Finora, la temperatura media in Italia nel 2018 è stata sempre nettamente superiore al valore normale ad eccezione dei mesi di febbraio e marzo; i mesi relativamente più caldi sono stati gennaio e aprile, con anomalie di oltre 2,5 °C".
Una situazione davvero preoccupante, che mostra come il nostro Paese sia particolarmente esposto al riscaldamento climatico ed ai suoi effetti.
E gli Italiani come vivono il riscaldamento climatico?
Secondo un recente sondaggio dell'Ispi (Istituto per gli studi di politica internazionale) : "Per la prima volta i cambiamenti climatici rappresentano per gli italiani la minaccia più rilevante a livello globale compiendo un balzo considerevole in termini percentuali, dal 13 al 28%.
Al secondo posto il terrorismo di matrice islamica che risulta ormai in calo da diverso tempo (nel 2015 era 38%, oggi al 16%). Continuano a preoccupare anche le diseguaglianze nel mondo e la crisi economica, mentre sembra quasi scomparsa la preoccupazione verso la Corea del Nord, seconda minaccia percepita nel 2017".
Si tratta peraltro di una percezione in forte crescita, dal momento che solo pochissimi anni fa il timore del cambiamento climatico era in posizioni decisamente meno significative nella mente degli italiani:
Gli Italiani sembrano avvicinarsi alla comprensione del rischio climatico, che purtroppo accompagnerà l'Italia e gli altri Stati del Mondo nei prossimi anni.
Lo Staff di Rete Clima