Mercato immobiliare: prezzi delle case influenzati dal riscaldamento climatico
Segnaliamo un interessante articolo comparso sul sito Bloomberg.com in merito all'influenza che il riscaldamento climatico esercita sul mercato immobiliare a livello di vendite e di prezzi delle abitazioni.
Secondo l'articolo, basato sui dati di Attom Data Solutions, tra il 2007 e il 2017 i prezzi medi delle abitazioni nelle aree degli USA a più basso rischio di inondazioni, uragani ed incendi boschivi hanno goduto di un aumento, superando i prezzi delle case situate invece in aree a maggior rischio ambientale:
(variazione media dei valori delle case rispetto al loro livello di esposizione al rischio di alluvioni - Fonte: Bloomberg)
Dall'articolo: "Attom Data ha esaminato la variazione annuale dei prezzi delle case e delle vendite in 3.397 città in tutto il paese, quindi ha suddiviso queste città in cinque gruppi in base alla loro esposizione a vari tipi di disastri naturali. Ciò che hanno trovato suggerisce che le minacce del cambiamento climatico stanno iniziando ad essere evidenti" (anche a livello economico).
(variazione media dei valori delle case rispetto al loro livello di esposizione al rischio di uragani - Fonte: Bloomberg)
I dati presentati nell'articolo indicano che la relazione tra rischio climatico e prezzi delle case non è sempre lineare, dal momento che talvolta i cittadini preferiscono spendere maggiormente per vivere in aree ad elevato pregio naturalistico, anche se ambientalmente più rischiose. Questa scelta è motivata dal cosiddetto "valore edonico", che porta gli acquirenti a preferire case anche più care se situate in aree di pregio ambientale (vicino ai corsi d'acqua, per esempio, o ai margini delle foreste) portando a mettere in secondo piano gli eventuali rischi ambientali presenti in quelle stesse aree: rischi che peraltro possono essere non conosciuti o non completamente compresi nella loro gravità, determinando nel cittadino una situazione di distorsione percettiva che evidentemente porta a scelte abitative non basate su reali criteri di sicurezza.
Carolyn Kousky (Diretto del Centro per la Gestione del Rischio ed i Processi decisionali presso la Wharton School): "E' molto probabile che le persone stiano iniziando ad avere una maggiore consapevolezza del rischio di catastrofi: la parte difficile è che alcune delle aree più rischiose offrono anche 'valori ambientali' molto elevati".
(variazione media dei valori delle case rispetto al loro livello di esposizione al rischio di incendi boschivi - Fonte: Bloomberg)
Secondo il Professor Jesse Keenan (Università di Harvard) la relazione tra il cambiamento climatico ed il mercato immobiliare sta diventando sempre più stretta dal momento che in questi anni sta crescendo il numero di americani che hanno subito gli effetti di tempeste, inondazioni o incendi: "Le persone hanno effettivamente osservato questi fenomeni. C'è stata molta esperienza recente".
Anche il Professor Asaf Bernstein (Università del Colorado), che ha studiato il calo dei prezzi delle case associato all'innalzamento del livello del mare, afferma di non essere sorpreso circa il fatto che i valori delle case siano influenzati da fattori ambientali, quali i rischi climatici: "Non è una questione di se, è una questione di quando".
Lo Staff di Rete Clima