Pachauri (Ipcc): fino a 250 milioni i morti africani per i cambiamenti climatici
Il paradosso del cambiamento climatico è che viene originato dal modello di sviluppo industrializzato promosso dai paesi occidentali ed è ottenuto a discapito dei Paesi piú poveri del pianeta, i quali saranno paradossalmente proprio quelli che si troveranno a soffrire di più per le conseguenze climatiche ed ambientali originate dai cambiamenti climatici medesimi.
Rajendra Pachauri (Presidente dell'Ipcc): “Secondo i nostri calcoli, in Africa da qui al 2020 saranno tra i 75 e i 250 milioni le persone vittime della siccità causata dal cambiamento climatico”.
Proprio per aiutare questi Paesi nel 2010 a Cancun era stato istituito il Green Climate Found (Fondo Verde per il Clima), le cui strutture sono però ancora oggi in fase di discussione alla COP 17 di Durban.
Se già durante la COP 15 di Copenhagen (2009) era già stato pensato un fondo economico di sostegno ai Paesi più colpiti dai cambiamenti climatici di 30.000 milioni di dollari per il periodo 2010-2012 (di cui peraltro è stato ad oggi effettivamente trasferito solo il 10%), secondo le decisioni prese alla COP 16 di Cancun questo fondo sarebbe dovuto aumentare dal 2013 al 2020 fino a raggiungere i 100.000 milioni di dollari l'anno.
Valori comunque insufficienti dato che, secondo Seyni Nafo (portavoce del gruppo per l'Africa a Durban: “Abbiamo bisogno di una cifra tra i 500.000 e i 600.000 milioni di dollari l'anno”, dato che 100.000 milioni sarebbero solo “una cifra politica simbolica” lontana dalle reali esigenze di mitigazione ed adattamento di questi paesi.
Speriamo in bene.
Lo Staff di Rete Clima