Parco delle Madonie (PA): riforestazione post incendi estivi
Rete Clima ha avviato una collaborazione con il Parco delle Madonie per realizzare progetti di riforestazione delle aree incendiate nell’estate 2021, al fine di ricostituire il capitale naturale del Parco che si sta avviando alla certificazione forestale PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification schemes).
L’attività si inquadra dentro le attività forestali del Parco delle Madonie e dentro la Campagna Foresta Italia di Rete Clima, il progetto nato per la nuova forestazione di aree nazionali ed ora aperto anche ad interventi di ripristino ambientale e di riforestazione post eventi calamitosi (naturali o di origine antropica).
Breve descrizione geobotanica del Parco
La copertura floristica tipica del Parco è varia: è possibile riscontrare vegetazione a macchia mediterranea, una parte è interessata da rimboschimenti effettuati negli anni ’60 del secolo scorso dal servizio forestale della Regione Siciliana. Risalendo in quota è possibile trovare anche popolamenti di faggio che rappresentano le stazioni europee di faggio situate più a sud del continente, al margine del proprio areale tipo.
Da un punto di vista bio-ecologico il Parco è un’area preziosa per la biodiversità: il Parco delle Madonie vanta infatti la presenza di più della metà delle specie vegetali siciliane autoctone, molte delle quali sono presenti solo in questo territorio.
I numeri del Parco:
Breve descrizione degli interventi di riforestazione
Le aree, ricadenti nel Comune di Geraci Siculo è stata oggetto di incendi boschivi che hanno colpito il comprensorio madonita nelle estati 2021 e 2022.
Le aree colpite ricadono in zona A (Riserva integrale) e B (Riserva generale) del Parco Regionale delle Madonie Geopark.
Gli interventi che si prevedono nelle aree percorse dagli incendi sono vari e rappresentati, principalmente, da attività di rimboschimento di faggio, di querce e di conifere endemiche e di ingegneria ambientale, utili a mitigare possibili situazioni di dissesto idrogeologico.
Questi interventi di riforestazione si rendono necessari e urgenti anche per tutelale i particolari valori ambientali e paesaggistici che queste aree, ricadenti all’interno di un’area protetta, rappresentano per il territorio locale e regionale.
Le Aziende coinvolte nella riforestazione del Parco, dentro la Campagna Foresta Italia
Nell'ambito del progetto di riforestazione delle aree incendiate, Rete Clima ha coinvolto una serie di aziende nazionali nel sostegno agli interventi sul territorio: grazie a fondi privati e grazie ad un significativo sostegno morale, le Aziende stesse supporteranno le attività operative del progetto di riforestazione che ha preso il via nell'autunno 2022, partecipando direttamente anche alle attività di tree-planting svolte in loco.
Le operazioni, che partecipano alla nuova Campagna Nazionale di Rete Clima Foresta Italia, consisteranno nel rimboschimento e nel ripopolamento del territorio con specie vegetali autoctone, per la rinaturalizzazione delle aree colpite dagli incendi: a fianco di queste attività il Parco sta sviluppando anche la realizzazione di opere di ingegneria ambientale necessarie per la salvaguardia dei versanti e del paesaggio.
Il progetto di riforestazione di sosterrà anche la cura e la manutenzione delle aree riforestate, tutelando i valori paesaggistici ed ambientali del territorio nel tempo. Una tutela che il Parco garantirà a breve anche grazie alla certificazione delle proprie aree secondo standard PEFC di Gestione Forestale Sostenibile (GFS), standard che richiede l'attuazione di specifiche azioni di buona gestione forestale.
Di seguito le fasi di lavoro:
Il progetto partecipa alla Campagna nazionale Foresta Italia, di Rete Clima:
Il progetto è in linea con i seguenti Sustainable Development Goals (SDGs):