Seconda edizione dello Studio sulla Biodiversità: i Consumatori guidano le Aziende verso strategie Nature Positive

Seconda edizione dello Studio sulla Biodiversità: i Consumatori guidano le Aziende verso strategie Nature Positive

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La crisi climatica globale rende sempre più urgente l'adozione di strategie efficaci per contrastare il riscaldamento climatico e salvaguardare la biodiversità, due ambiti tra loro strettamente interconnessi.

In questo contesto la Conferenza delle Nazioni Unite sulla Biodiversità COP 16 bis, in programma dal 25 al 27 febbraio presso la sede FAO a Roma, pone l’attenzione su alcune iniziative cruciali: la mobilitazione di 200 miliardi di dollari l'anno entro il 2030 come fondo di investimento per la tutela della biodiversità e la riduzione di incentivi dannosi per almeno 500 miliardi di dollari l’anno.

Il ruolo centrale delle Aziende nella tutela della biodiversità

In un contesto in cui la sostenibilità assume un'importanza crescente, le Aziende e le Istituzioni devono adottare un approccio responsabile e concreto verso azioni attive a favore di biodiversità e clima, coinvolgendo attivamente anche i Cittadini sia nelle azioni sia nella sensibilizzazione.

E' però vero, al contrario, che in alcuni casi sono i Cittadini stessi a chiedere concretezza di visione ed azione alle Aziende ed alle Istituzioni, come emerso dalle indagini sociali realizzate nell'ambito di questo Studio.

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Dentro questo contesto Rete Clima ha realizzato la seconda edizione dello Studio sulla Biodiversità Forestale, che non solo analizza la percezione delle Aziende rispetto all’importanza di promuovere azione e cultura verso la biodiversità, come nella prima edizione, ma integra anche il punto di vista dei Consumatori.

Questo approccio consente di ottenere una visione ampia delle dinamiche economiche e sociali legate alla biodiversità ed alla sua tutela.

Consumatori e biodiversità: consapevolezza e aspettative

I Consumatori italiani mostrano un livello di consapevolezza ancora complessivamente limitato sulle politiche di tutela della biodiversità e sulla biodiversità stessa.

Dallo studio emergono una serie di dati significativi, di cui a seguito alcune sintesi grafiche, innanzitutto proprio rispetto alla posizione dei Consumatori:

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D'altra parte nel mondo delle Aziende emergono alcuni trend abbastanza chiari, con particolare riferimento ad una interessante attenzione e ad attività a favore della biodiversità: infatti, a fronte di una crescente percezione circa i propri impatti verso la biodiversità, le molte Aziende mostrano la positiva intenzione di investire a favore di progetti di conservazione e di miglioramento della biodiversità.

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Impatti delle Aziende e investimenti in biodiversità

Le Aziende oggi hanno certamente l'opportunità di guidare il cambiamento attraverso azioni concrete che possono passare dalla valorizzazione delle aree urbane, alla riqualificazione dei suoli periurbani, all'attuazione di diverse soluzioni NBS (Natura Based Solution), fino alla tutela delle zone umide, alla creazione di microforeste, alla sensibilizzazione e molto altro ancora.

Queste iniziative non solo rafforzano il loro impegno ambientale aziendale, ma influenzano anche le scelte dei Consumatori.

I Consumatori sono parte attiva di questo processo non solo come "spettatori" delle scelte di impegno aziendali, ma anche come soggetti richiedenti una sempre più concreta azione e sensibilizzazione da parte delle Aziende a favore della biodiversità:

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Verso strategie aziendali Nature Positive

Oggi le Aziende hanno quindi l’opportunità di diventare attori chiave nella tutela della biodiversità, non solo per mitigare il proprio impatto ambientale ma anche per agire in forma proattiva definendo strategie Nature Positive, venendo così incontro anche aspettative dei Consumatori.

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Investire nella biodiversità non è solo una scelta etica, ma anche una strategia di azione e comunicazione lungimirante, capace di generare valore economico e sociale nel lungo termine.

La biodiversità va quindi tutelata e le soluzioni per poterlo fare si basano sullo sviluppo di buone pratiche ambientali territoriali, sulla creazione di NBS (Nature Based Solutions), sull’uso di tecniche di lavoro innovative, sulla scelta delle migliori pratiche rispetto alla vocazionalità biologica dei diversi territori e - certamente non da ultimo - sulla collaborazione concreta e attiva tra mondo delle Aziende e mondo dei soggetti tecnici, come appunto Rete Clima.

Rete Clima si pone infatti come supporto tecnico per dare attuazione alle politiche e strategie aziendali a favore dell'ambiente e della biodiversità, proponendo azioni concrete e tracciabili quali:

  • promozione della Campagna Foresta Italia®, con proposta di 5 diversi tipi di progettualità forestali anche collegate alla biodiversità,

  • sviluppo di BioForest®, quali soluzioni di impegno ESG delle Aziende orientate alla tutela ed al miglioramento della biodiversità locale,

  • creazione di Biodiversity Lab®, quali mix di azioni sperimentali collegate alle foreste ed alle zone umide, basate su azioni strettamente progettate rispetto alla vocazionalità biologica dei territori ed orientate alla concreta promozione della biodiversità.

Rete Clima è anche attiva nella informazione e sensibilizzazione rispetto al tema della biodiversità: saremo infatti presenti nei prossimi giorni alla COP 16bis di Roma, per informare rispetto agli sviluppi negoziali.