Il Parco Regionale della Valle del Lambro è un'area naturale protetta situata in Lombardia, istituita nel 1983.
Gestito da un Consorzio che coinvolge 36 comuni delle province di Como, Lecco, Monza e della Brianza, il Parco rappresenta un esempio significativo di tutela e valorizzazione del patrimonio naturale regionale.
Il Parco si estende lungo un tratto di 25 km del fiume Lambro, dalla zona dei laghi di Pusiano e Alserio a nord fino al Parco della Villa Reale di Monza a sud.
Il territorio del Parco comprende il tratto collinare del fiume Lambro e presenta caratteristiche variegate lungo il suo percorso.
Va certamente citata la zona dei laghi, situata nella porzione più a nord del Parco, di particolare interesse naturalistico: tale zona include ambienti lacustri già in parte protetti dalla Riserva Naturale Orientata della Riva Orientale del Lago di Alserio. Entrambi i laghi sono designati come Siti di Interesse Comunitario (SIC), riconosciuti per la loro importanza ecologica.
Il Parco ospita una ricca avifauna, con rapaci come gufi, civette, falchi e poiane, e piccoli uccelli come pettirossi, fringuelli e cardellini. Sono presenti anche numerosi rettili e anfibi, tra cui rane, rospi, salamandre, orbettini, ramarri, natrici, biacchi e bisce: tra i mammiferi, si possono invece trovare volpi, scoiattoli, tassi, donnole, ricci, topi e altri roditori.
La flora del parco è altrettanto diversificata, comprendendo boschi di robinia, carpini, farnie, ontani e frassini: l'ambiente è fortemente influenzato dall'attività umana, che ha modellato il paesaggio e la composizione botanica nel corso dei secoli.
Rete Clima ha stretto un accordo con il Parco Valle Lambro per supportare le attività di pianificazione e realizzazione operativa degli interventi di forestazione, grazie al contributo di Aziende private.
Questa collaborazione mira a favorire attività di forestazione e riforestazione, oltre a sviluppare progetti dedicati alla tutela della biodiversità forestale, garantendo il mantenimento e l'espansione del patrimonio forestale del Parco.
Il primo intervento è stato realizzato presso l'Oasi di Baggero, una riserva naturale situata nel comune di Merone in provincia di Como, situata appunto nell'area più a nord del Parco.
Si tratta di un'area protetta di grande interesse naturalistico e ambientale, caratterizzata da una varietà di habitat tra cui boschi, prati, stagni e zone umide.
Tra le specie vegetali si trovano querce, salici e pioppi, mentre la fauna comprende uccelli acquatici, anfibi, insetti e piccoli mammiferi: sono anche presenti percorsi e attività essendo dotata di diversi sentieri che permettono ai visitatori di esplorare l'area a piedi o in bicicletta con nelle vicinanze presenti anche aree picnic e punti di osservazione per il birdwatching.
L'oasi è stata creata con l'obiettivo di preservare la biodiversità locale e di offrire un luogo di svago e di educazione ambientale per i visitatori: in merito a flora e fauna, la zona ospita una ricca varietà di piante e animali.
Qui, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, nell'autunno 2024 sono state realizzate una serie di BioForest, quali foreste specificatamente orientate alla tutela della biodiversità.
Si tratta di foreste a densità fitta, capaci di uno sviluppo rapido e significativo, che si qualificano come habitat ottimale per numerose specie di insetti, impollinatori, piccoli mammiferi ed uccelli, contribuendo ad aumentare il livello di biodiversità locale.
Siamo convinti che, in questo contesto ambientale, gli impianti forestali che abbiamo realizzato possano svolgere la loro funzione ecosistemica in maniera ottimale.
Queste attività forestali rientrano all'interno di Foresta Italia, la Campagna forestale nazionale di Rete Clima promossa in partnership con Coldiretti e PEFC Italia:
Questo progetto contribuisce al raggiungimento dei seguenti obiettivi SGD 2030: