Strategie di decarbonizzazione al 2050 in UE: Italia assente
Spesso ed in diversi contesti il nostro Paese non sembra in grado di dotarsi di politiche e strategie di lungo periodo e, anche nell’ambito delle pur urgenti attività di contrasto ai cambiamenti climatici, la sostanziale assenza di una strategia nazionale di decarbonizzazione sembra evidenziare la medesima (e desolante) logica.
Ad evidenziare questa situazione il rapporto “A climate for the future – Assessing EU Member States’ Low-Carbon Development Strategies and lessons for Energy Union governance” presentato dall’’European policy office del WWF.
Il report analizza le politiche climatiche degli 11 Stati europei che hanno effettivamente realizzato e consegnato all’UE entro il 2015 la propria strategia nazionale di decarbonizzazione, con orizzonte al 2050: tra questi Stati non compare l’Italia, che non è quindi stata valutata, dal momento che il nostro Paese aveva presentato (come Strategia di decarbonizzazione al 2050) solo la precedente Strategia energetica nazionale al 2020, approvata nel 2013 dai (soli) Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero dell’Ambiente, inserendo nella versione finale un breve capitolo sulle prospettive al 2050 che il rapporto dell WWF definisce come un "generico elenco di desideri più che una strategia".
L'Italia, comunque in buona compagnia (si veda la tabella sottostante), non si distingue quindi per capacità progettuale a differenza di molti altri Stati UE:
Il report evidenzia come queste politiche di decarbonizzazione definite dai diversi Paesi UE siano “estremamente disomogenee in termini di qualità”: al primo posto della classifica di "virtuosismo climatico" il report inserisce la Francia in ragione “delle sue basse emissioni (valutate anche in riferimento alla generazione elettrica nucleare, controversa anche dal punto di vista climatico, n.d.r) e dall’obiettivo di riduzione del 75% entro il 2050”, seguita dal Regno Unito:
Mariagrazia Midulla (Responsabile clima ed energia del Wwf Italia): "Una buona strategia per ridurre le emissioni dovrebbe essere in linea con gli obiettivi climatici previsti dall’Accordo di Parigi: ossia dovrebbero essere una strategie applicabile, trasparente e sviluppata in collaborazione sia con le imprese che con la società civile. L’Italia non ha ancora chiarezza di obiettivi e di percorso per il 2050, e questo peraltro impedisce l’adozione di politiche davvero conseguenti da subito. (…) Gli investimenti hanno periodi di ammortamento lunghi, come si fa a investire oggi senza darsi contestualmente l’obiettivo di decarbonizzare al 2050? Si rischia, oltretutto, di buttar via (tanto) denaro".
Imke Lübbeke (Responsabile clima ed energia dell’European policy office del Wwf): "Le strategie di decarbonizzazione per il 2050 e oltre sono la spina dorsale delle politiche climatiche dell’Unione europea: il fatto che manchino diverse vertebre, alcune delle quali determinanti, è preoccupante. Una guida decisa e chiara da parte dell’Unione europea, buoni meccanismi di applicazione e analisi regolari, aiuterebbero gli Stati membri a ridurre le emissioni, garantendo nel contempo la prosperità e il benessere di tutti i cittadini europei".
Lo Staff di Rete Clima®