Wmo: incremento del riscaldamento climatico tra il 2001 ed il 2010
Nell’ambito della giornata meteorologica mondiale (il 23 marzo) il Wmo (World meteorological organization) ha presentato i risultati preliminari del report "Annual Statement on the Status of the Global Climate", che verrà ultimato entro la fine dell’anno.
Secondo il report sono registrabili chiari segnali di incremento del riscaldamento climatico nell’ultimo decennio (2001-2010) tanto che il report medesimo sostiene come “il cambiamento climatico si è accelerato durante questo decennio, il più caldo mai osservato su tutti i continenti del globo”.
Se alcuni fenomeni meteorologici (come la Niña, per esempio) in alcuni anni hanno saltuariamente raffreddato il clima, il trend generale di riscaldamento in questo decennio appena passato non solo non si è interrotto, ma è incrementato in intensità: il 2011 prosegue secondo la stessa logica, dato che il report lo classifica come 11mo anno più caldo dal 1850: “La temperatura media nel 2011 presenta un'anomalia stimata à +0,40°C in rapporto alla norma calcolata per il periodo 1961 - 1990, che è di 14°C”.
Nel 2011 proprio la notevole intensità della Niña (la più potente degli ultimi 60 anni) ha avuto rilevanti conseguenze ambientali. Si noti che nel 2011 si sono verificate grandi inondazioni in tutti i continenti e parallele forti siccità nell’Africa orientale nel Nord America: le precipitazioni medie globali nel 2011 si sono classificate al secondo posto tra le più abbondanti a partire dall’inizio del ‘900, le inondazioni sono diventate i fenomeni estremi più frequenti e visibili del cambiamento climatico insieme al “ritiro spettacolare e costante della banchisa dell'Artico” e all’incremento dei tornado (si noti anche che la recente stagione dei tornado è stata una delle più distruttive a memoria d’uomo negli USA).
Michel Jarraud (Segretario generale del Wmo): “Il rendiconto 2011 sul clima corrobora le conclusioni enunciate nei rapporti precedenti, cioè che il cambiamento climatico non è più una vaga minaccia e che è, al contrario, ben reale. Il pianeta si riscalda a causa delle attività umane e l'impatto di questo riscaldamento sulla Terra, sulla sua atmosfera e i suoi oceani, si traduce in dei capovolgimenti forse irreversibili. Le conoscenze nei settori del tempo, del clima e dell'acqua hanno fatto degli enormi progressi in questi ultimi anni. Rivestono un'importanza cruciale per la sicurezza alimentare, la prevenzione delle catastrofi, la gestione dell'acqua, l'approvvigionamento energetico e la salute, per citare solo qualche esempio”.
E poi: “Gli investimenti nei servizi meteorologici ed idrologici nazionali sono più che mai necessari se vogliamo essere in grado di rilevare le sfide che non mancherà di porre l'evoluzione rapida del clima. Dobbiamo consolidare la base delle conoscenze comuni e fare in modo che l'informazione sia accessibile a tutti i livelli della società e dell'economia……”.
Anche noi della Rete cerchiamo di operare in proposito, al meglio che possiamo.
Lo Staff di Rete Clima®