Campagna di Greenpace contro la falsa informazione su fonti fossili e riscaldamento climatico: “Don’t believe the Dirty Lie”

Una riflessione a quasi un anno dal climagate (di cui abbiamo parlato qui, qui e qui).

Il climagate è stato un brutto esempio di manipolazione dell’informazione, che ha reso manifesto quanto sia facile falsificare dati e parole, facendo passare per menzogna ciò che non lo è.

Fa riflettere, che nell’era della conoscenza diffusa ed accessibile a tutti sia ancora così facile far passare alle masse messaggi contrari alla verità.

Qualche mese orsono un articolo di Jim Giles su New Scientist riporta l'esempio dell'opinionista conservatore australiano Piers Ackerman, che per attaccare gli scienziati del clima utilizzò una frase falsamente attribuita a John Houghton (ex Presidente dell'Ipcc): “Se non annunciamo una catastrofe, nessuno ci ascolterà".

Houghton non ha mai detto questa frase, eppure questa è diventata famosa e oggi compare almeno in tre libri contro la "mafia del global warming", su più di 100 blog clima-scettici e su almeno 24.000 pagine web che la usano come esempio della inconsistenza e della falsità della scienza climatica e del complotto ambientalista in campo climatico.

Contro le bufale antiambientaliste che diventano senso comune ha prova a mobilitarsi Greenpeace USA con una campagna mediatica battezzata: "Don't believe the Dirty Lie".

Greenpeace International: “L'industria dei combustibili fossili ed i suoi lobbisti sono sempre ci dicono che non possiamo permetterci di non utilizzare la loro energia sporca. Dicono che i combustibili fossili sono abbondanti e a buon mercato. Sostengono che le fonti rinnovabili non sono in grado di risolvere il problema e che una transizione verso quest'ultime sarebbe paralizzante per la nostra economia. Ma sono tutte sporche bugie. E' il momento di iniziare a respingerle indietro. Le Dirty Lie sono costantemente ripetute dai lobbisti del carbone e dell'industria petrolifera e dai loro amici al Congresso. Abbiamo bisogno del vostro aiuto segnalateci una Dirty Lie quando e dove la trovate”.

Mikeg, uno dei più noti blogger di Greenpeace e web editor dell'Ong a San Francisco, spiega: "Abbiamo tutti ascoltato gli argomenti delle Big Oil e dei King Coal: 'Senza carbone e petrolio, i prezzi dell'energia e del gas potrebbero schizzare in alto' oppure 'Dobbiamo usare le riserve di carbone e petrolio nazionali petrolio per garantire la nostra sicurezza energetica', e 'Le fonti rinnovabili non può fare tutto il lavoro, quindi dobbiamo continuare a utilizzare i combustibili fossili'. Questa è la Dirty Lie: L'idea fortemente promossa dai lobbisti del carbone e dell'industria petrolifera e dai loro amici nel Congresso, che non esiste un rimedio alla nostra dipendenza da combustibili fossili. (...) Quindi, se abbiamo i mezzi per dare un calcio alla nostra abitudine per l'energia sporca e per avviarci verso la pulita green energy, e se la maggior parte degli americani sono più che favorevoli, perché non è successo? La ragione è semplice: la grande industria ha un'incredibile livello di influenza sulla nostra politica energetica, grazie a decenni di contributi elettorali ai politici che fanno le regole. Queste aziende e i politici difendono le loro azioni planet-killing dicendo che abbiamo bisogno di carbone e petrolio. E' il momento di dire che sono sporche bugie e di spezzare la loro morsa".

Greenpeace Usa chiede a tutti i cittadini di partecipare: "Abbiamo bisogno di aiuto per fare i cani da guardia (watchdogging) ai politici e alle talking heads che prendono i soldi dall'industria dei combustibili fossili e che spargono le Dirty Lie tra l'opinione pubblica americana. Ogni volta che si catturiamo una sporca bugia promossa senza contraddittorio, o troviamo un caso in cui qualcuno rigurgita gli argomenti dei lobbisti dei combustibili fossili come se fossero realtà, fatecelo sapere. A nostra volta, ti faremo sapere quando e dove trovare i dati giusti e dare la giusta risposta".

Attenzione e denuncia.

A proposito del climagate con cui abbiamo aperto, di seguito riportiamo la vignetta ad apertura del post che presenta simpaticamente il succo del climagate e delle menzogne che sono state dette, creando un finto e pretestuoso "scaldalo climatico" a partire dal nulla:

Da ridere o da piangere?


Lo Staff di Rete Clima®